La goccia
Data: 12/05/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Valestra83
... fermato per poi rialzarlo prontamente verso il mio viso, la tua bocca si chiude: domande attraversano la tua mente. Stavolta sarebbe la mia bocca ad incresparsi verso l'alto per un sorriso, beffardo.Continuerei a percorrere quella scìa, arrivando proprio all'inizio della linea creata dall'abbondanza di quel seno florido, morbido e risaltato da un reggiseno e scollatura che farebbero impazzire anche il più casto degli uomini di questo mondo.Improvvisamente solleverei il dito ricevendo in cambio uno sguardo interrogativo da parte tua. Altro sorriso dipingerebbe il mio volto mentre il polpastrello sarebbe già dentro le mie labbra per una lievissima suzione, giusto per acquisirne il sapore mischiato a quello della tua pelle profumata. Dopo averlo estratto lo porterei lentamente alla tua bocca, posizionandolo nuovamente sul labbro inferiore.Mi guarderesti con sguardo leggermente languido e apriresti la bocca nell'intento di volerne succhiare l'apice, azione che verrebbe immediatamente impedita dall'arricciamento a forma di uncino del mio dito, allontanandosi bruscamente da quel tuo labbro.Il mio sorriso scomparirebbe e le mi sopracciglia si corrugherebbero verso il centro, lasciando spazio ad uno sguardo di rimprovero tacito, diniego, di aver commesso un errore. Lo capiresti immediatamente e dopo aver deglutito, chiuderesti le labbra sollevando di pochissimo il viso, protendendolo quel tanto che basta per offrirlo e farmi capire che hai intuito.Riavvicinerei il ...
... polpastrello, appoggiandolo nuovamente sul labbro inferiore e percorrerei tutto il contorno delle tue labbra, partendo dal punto più basso del labbro inferiore per poi virare a sinistra, salire, percorrere il superiore e tornare all'inferiore, tornare al centro, esercitare una piccola pressione e sollevarlo di nuovo, provocando un impercettibilissimo schiocco, lasciandomi il dubbio che tu non abbia accompagnato con un lieve bacio quella mia ultima pressione.Lo sguardo si sposterebbe nuovamente sul petto, su quel meraviglioso triangolo procurato dal maglioncino ocra scollato. Il mio dito si appoggerebbe sulla clavicola sinistra, scendendo lentamente verso il seno corrispondente, accarezzando ora la pelle liscia ora il bordo esterno della stoffa. Il tuo respiro inizierebbe a non essere più regolare come prima, a volte sarebbe più pesante nell'espirazione. Arriverei al centro del seno sinistro, nel punto in cui sarebbe più morbido, tondo e spinto verso l'alto. Disegnerei dei piccoli cerchi con il polpastrello, per poi premere contro quella morbidezza calda e accogliente. Per via della pressione, la carne guizzerebbe un pò a destra e sinistra, esaltandone l'abbondanza.Un altro cedimento del tuo respiro.Solleverei lentissimamente il dito da quell'abbondanza per lasciarlo adesso al mio corpo, vicino alla mia gamba.Il tuo viso avrebbe un lieve rossore sulle gote e gli occhi sarebbero fissi sui miei.Mi abbasserei con la parte superiore del corpo, avvicinandomi a te. Il tuo olfatto verrebbe ...