1. La giapponesina


    Data: 13/05/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Italy456987, Fonte: Annunci69

    L’avevo fatta grossa!!!
    
    Da un momento all’altro mi aspettavo di vedere la porta del negozio aprirsi e comparire i carabinieri.
    
    Avevo ancora l’immagine della giapponesina che paralizzata dalla paura, fissava con terrore la mia cappella gonfia a pochi centimetri dal suo viso.
    
    Ho sempre riscosso un discreto successo con le donne e mai e poi mai avrei pensato di costringerne qualcuna a fare qualcosa senza avere il suo assenso completo.
    
    Insomma, tutto era iniziato qualche mese fa……..
    
    Un giorno di primavera già abbastanza caldo si presentò nel mio negozio di mesticheria, una coppia che aveva appena traslocato nel palazzo di fronte.
    
    Lui italiano sui 45 anni bruttino magrolino e, secondo me, insignificante; lei giapponese, forse sui 25 ma ne avrebbe potuti avere anche 15 vista la qualità della pelle di porcellana che aveva.
    
    Aveva un vestitino corto un po’ svolazzante stretto in vita che metteva in risalto il candore delle gambe che, per quanto fosse piuttosto bassina, erano perfettamente modellate; la curva del seno veramente impertinente che puntava all’insù come il suo nasino e, per ultimo, un sederino che mai avevo notato così sporgente in una donna della sua razza.
    
    La cosa che però mi colpì più di tutte, fu che seguiva il marito docilmente come un cagnolino, non parlava mai e teneva gli occhi sempre bassi tranne ogni tanto guardarmi in maniera fugace e subito tornare a guardare verso il basso ma colpendomi ogni volta come un faro da mille watt.
    
    A causa ...
    ... della quantità dei lavori che stavano facendo cercando di arrangiarsi da soli, capitavano spessissimo in negozio.
    
    Io iniziavo ad aspettare con ansia di vedere quella bambolina che (forse me lo immaginavo io) mi guardava un po’ più a lungo ultimamente ma sempre riabbassando lo sguardo subito dopo, come se si fosse pentita dell’ardire.
    
    Stava iniziando a succedere che il mio uccello, senza alcun riguardo per la mia persona, iniziasse a irrigidirsi in sua presenza, soprattutto quando li guidavo per gli scaffali e mi arrivava alle narici quel profumino delicatissimo che emanava o quando, ancor peggio, mi capitava involontariamente di sfiorarla.
    
    Il problema era che il mio membro non era di misura, diciamo così, normale, ma ormai avevo capito che era estremamente fuori dalla media, lo dimostrava il fatto che una sola donna nella mia vita (ho 36) anni fosse riuscita ad accoglierlo nel suo culetto e anche con molta fatica.
    
    Le mie erezioni, quindi non passavano inosservate e questo mi metteva in una situazione terribile, al punto che mi ritrovavo a cercar di rimanere riparato dal bancone indicando i posti dove prendere la roba senza muovermi, ma purtroppo a volte ero costretto ad uscire dal mio rifugio camminando come un granchio nella speranza di dissimulare l’enorme alzabandiera che avevo tra le gambe.
    
    In una di quelle situazioni, avvenne che il marito ricevette una telefonata e fu costretto ad uscire dal negozio perché il segnale all’interno faceva un po’ i capricci e ...
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