1. La giapponesina


    Data: 13/05/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Italy456987, Fonte: Annunci69

    ... io mi trovai da solo con la bambolina e il mio pitone imbizzarrito.
    
    Mentre prendevo un barattolino di smalto posto sullo scaffale più in alto ,ebbi l’istinto di girarmi improvvisamente a guardarla e vidi che aveva lo sguardo fisso sulla protuberanza assurda che spingeva nei miei pantaloni.
    
    Un attimo dopo alzò gli occhi e incontrò i miei e tre secondi dopo il suo visino di porcellana era viola.
    
    Io feci finta di niente e le porsi il barattolino ma mentre lo prendeva mi girai verso di lei e le strusciai senza ritegno il mio uccello sul braccio.
    
    Fece un salto improvviso all’indietro ed io temetti che si mettesse a urlare e corsi dietro il bancone a rintanarmi; (meno male eravamo soli nel negozio).
    
    Lei invece rimase rintanata dietro gli scaffali e riapparve solo quando rientrò il marito al quale dette il barattolino che lui pagò mentre lei teneva gli occhi bassi senza mai alzarli ogni tanto come faceva di solito.
    
    Quando uscirono io sospirai per lo scampato pericolo maledicendomi per il rischio che avevo corso.
    
    Oltretutto mi ero perso due buoni clienti per colpa del mio cazzone indisciplinato che ancora non ne voleva sapere di tornare a riposo.
    
    Quando si aprì di nuovo la porta mi sarei sparato: come potevo servire i clienti in quella condizione!!??
    
    Il cuore mi si fermò: era lei…..da sola……
    
    “mi scusi…ma….manca il pennello……”
    
    disse con una vocina scintillante che sembrava un carillon ed infatti le campane stavano suonando a festa ma sotto la mia ...
    ... cintura!!!
    
    Tutta i giuramenti di prudenza per il futuro che mi ero appena fatto crollarono come un castello di carte e mi sentii dire:
    
    “si, ha ragione venga in magazzino che ne ho tantissimi”
    
    La precedetti per non mostrarle la mia parte anteriore che era quasi ridicola da come era gonfia, poi arrivai alla zona dei pennelli e presi quello che era adatto al suo scopo, ma quando mi girai cercando in un ultimo disperato sforzo di comportarmi da persona civile, vidi di nuovo il suo sguardo che fece tre tappe: il mio cazzo, i miei occhi e poi a terra.
    
    Allora con l’eleganza di uno scaricatore di porto mi sbottonai i pantaloni e mostrandogli la cappella congestionata che faceva paura a me che la conoscevo bene da quanto era gonfia, gliela avvicinai al viso e le dissi:
    
    “mi sa che stava cercando questo tipo di pennello vero?”
    
    Lei spalancò la bocca e gli occhi talmente spaventata da non riuscire a muoversi ed io, ormai completamente fuori controllo, le agguantai la nuca spingendogli in bocca il mio cazzo rovente.
    
    In realtà non riuscii ad entrare nella sua piccola bocca ma spingevo avanti e indietro sformandogli le labbra mentre lei squittiva e si lamentava con “Mmmppphhhoooo” o suoni simili che cercavano di fermare il mio impeto animalesco.
    
    Il suoi occhi si riempirono di lacrime mentre io ebbi uno degli orgasmi più rapidi della mia vita riempiendole la bocca di sperma che però le schizzò anche sulla faccia.
    
    Le spinsi la cappella in bocca (finalmente riuscì ad ...