1. Un puttaniere riconosce sempre la sua puttana


    Data: 14/05/2018, Categorie: Incesti Autore: makaresco, Fonte: RaccontiMilu

    ... reputava esperto). Era certa che come donna mi poteva piacere ma temeva da parte mia eventuali remore riguardo l�incesto. Lei di certo non ne avrebbe avute. Per coinvolgermi sessualmente aveva architettato un piano di seduzione che pensava avrebbe richiesto del tempo. Evidentemente non aveva fatto i conti con la mia porcaggine.Smise di fingere. Sollevò la parte anteriore della gonna e si appoggiò con il sedere sul top della cucina, esattamente sopra la lavatrice. La vidi aprire le cosce. - Vieni fammelo sentire, E� tanto che non ne tocco uno buono �, disse.Maliziosamente mia madre mi stava invitando a scoparla. Mi avvinghiò tra sue le cosce non appena le fui vicino. Mi spinse a se e agguantato il cazzo con tutte e due le mani iniziò una pugnetta fantastica. Prontamente le misi una mano sulla tetta di sinistra. L�ho sempre pensata come la più grossa tra le due. Volevo constatare se era vero. Con l�altra mano le abbassai la zip della camicia e tirai fuori l�altra mammella. Iniziai a ciucciarle il capezzolo. Lei cominciò a gemere. La spinsi indietro, per poter raggiungere con la faccia la gonna. Lei non gradì. Al tatto si stava godendo tutta la durezza del mio cazzo. Se fossi sceso a fare quello che immaginava avrebbe dovuto smettere.- Lasciami fare Mamma �, le dissi.- Si figlio, fammi quello che vuoi.Lei si lasciò andare. Ed io raggiunsi finalmente il mio obiettivo. Con i denti spostai la sottile mutanda che tra parentesi era in tinta col reggiseno e infilai la mia lingua nella ...
    ... sua fregna.Leccai più che appassionatamente tutto il nettare che fuoriusciva copioso. Un forte odore di sesso colpiva le mie narici come ad invogliarmi e aumentare il ritmo della leccata.- Mhmm�Si uguale a to patri, nu porco vastasu, ma chi sapi comu piari na fimmina (sei un porco bastardo come tuo padre, ma che sa come si prende una donna). �, disse mia madre nel suo dialetto.- Mà! �sai che me ne sono fatte tante, so quando ad una gli bolle la fica e a te non sta bollendo sta evaporando.Continuai a leccarle la fica ma non disdegnai di dare qualche colpetto al buchino.- Miii�, puru u culu mi llicchi�allora si nu porcu daveru, figghiu meu (pure il culo mi lecchi�allora sei veramente un porcone, figlio mio).�, mi disse.Più mi parlava in dialetto più mi infoiavo. Ad un certo punto dovetti smettere di leccarla, era così fradicia che se avessi continuato sarebbe venuta in un istante. Ed io non ero ancora sazio.Mi rialzai per guardala in faccia. Era giunto il momento di far sentire al mio cazzo quanto calda fosse la sua fregna matura. Lei intuì e con un rapido movimento delle cosce mi spinse verso di se. - Vieni bastardo, ficcamelo dentro, fai godere la Mamma. �, mi incitò. Io non mi feci pregare. Mi rialzai. Con lei seduta sul top della cucina la sua fica era perfettamente in linea col mio uccello. Puntai la cappella e spinsi dentro con forza.- Tieni troia, eccotelo. � le dissi.-Mhmm..minchia che cazzo. -, disse lei inarcandosi per farlo entrare meglio.- Beh Mamma, non era questo ...