1. Avventure erotiche alle terme 1


    Data: 15/05/2018, Categorie: Scambio di Coppia Autore: forrestsherman, Fonte: Annunci69

    ... più volte, mentre guardavo vogliosamente i suoi glutei sodi e lucidi di sudore, con il costumino in mezzo a loro tutto bagnato.
    
    “ehi.. hai ancora freddo? ” sorrise riferendosi al fatto che portavo ancora l’asciugamano sulle spalle, io riportai gli occhi nella nebbia, alla ricerca di una posizione plausibile tra le due donne, Valentina, mia moglie, sul fianco, giaceva con la testa appoggiata alla mia schiena, e poi Erika, dopo l’evaorazione si era seduta di fronte a me, con il capo rivolto verso l’alto e il corpo abbandonato ambiguamente e con le gambe allungate.
    
    Marco era dall’altra parte dell’hammam, sdraiato .
    
    Fissai Erika, era veramente seducente con quel bikini minimo bagnato che ne copriva limitatamente il corpo e mostrava anatomicamente la vagina sotto la sottile stoffa. Quello che sui media si dice “camel toe..gomito di cammello” ed è sempre una visione eccitante, forse ancora più della visione di un vagina completamente nuda.
    
    Dopo che lei ebbe buttato acqua, se prima si respirava a fatica, ora l’aria era talmente densa da eliminare ogni respiro superfluo.
    
    Vidi a mala pena Erika riporre l’asciugamano lungo la panca, si sdraiò senza badare a me, dandomi le spalle. appoggiando i piedi sulle mie spalle, così glieli massaggiai comodamente mentre ci abituavamo all’atmosfera.
    
    Valentina osservò la donna, probabilmente attratta dalla sua sicurezza e sensualità, poi mi avvicinò la bocca all’orecchio e sospirò: “Te la vorresti scopare, vero? So che c’è stato ...
    ... qualcosa tra voi prima, ho visto come ti guarda” Si mise a fantasticare.
    
    Ma non era proprio così! Era vero invece che che Marco si era scopato lei! E lei da troia, ora voleva rivoltare la frittata! Ero incazzato per il tradimento così palese e repentino , ma anche eccitato dal pensiero di possedere Erika che mi fece comunque gonfiare il pisello e quando Erika in effetti mi si avvicinò, lasciai che le sue gambe mi cingessero fino ad abbracciarmi. Impazzivo per il contatto con la sua pelle odorosa di sesso e sudore e portai la mia mano lungo il ventre e la accarezzai dolcemente, sulla parte sotto all’ombelico, poi scesi e la toccai piano, e incontrai, molto più giù il limite del tanga, in una zona dove avrebbe dovuto esserci il pelo, ma non c’era, e poi ,poco più sotto la sottile stoffa bagnata di sudore e di vapore e delicatamente, il “camel toe” e quando avvertii in mio tatto sul suo sesso lei tremò.
    
    Ne percepivo i bollenti umori, ma decisi di aggiungere dell’acqua e vaporizzare il luogo e non osavo andare oltre. L’hamman era buio, con delle lucine che indicavano dove sedersi e le panche dove sdraiarsi, in più dall’alto colava frequentemente una lenta coltre di vapore, che da una parte ci dava tregua dall’afa e dall’altra velava ancor più l’ambiente, mi disfai dell’asciugamano e mi risedetti con calma, la mia erezione era spropositata tanto da far sorridere l’eccitata Erika.
    
    Mi feci riabbracciare dal suo corpo nudo: i suoi seni si incollarono alla mia pelle, il suo ...