Un incontro - pt1
Data: 15/05/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: zap13
Premetto di odiare i racconti divisi in più parti: quando il lettore sono io ho piacere di leggere tutto d'un fiato anche se questo comporta avere davanti una storia più lunga. Ho però creduto di dilungarmi un pò troppo, per questo dividerò il racconto dopo essermi detto:"Se lo fanno in tanti un motivo ci sarà..." Non emulatemi!
Oggi ho proprio voglia di sesso. Sono invaso da quella sensazione bisognosa di godimento, quando ogni centimetro della propria pelle sembra pronto a sfiorare quella di un’altra persona. Il corpo intero è caldo, le labbra vorrebbero appoggiarsi su qualcosa e si sa che, ci fosse l’occasione, ogni freno inibitorio verrebbe meno. In cuor mio so che, per quanto possa poi essere eccitante, non ho voglia di finire ad eccitarmi grazie alla fantasia stimolandomi con le mani davanti e dietro come sempre faccio, né di godere facendo godere altri in cam. Spulcio tra gli annunci del sito e nel mentre mi arriva un messaggio. In un click sono sulle sue foto. Uomo di mezza età, non capisco cosa ami fare dal momento che ha sia foto dove si mostra con delle sensualissime autoreggenti, con dei perizoma di pizzo, ed altre con slip e vestiti prettamente maschili. In ogni foto si nota comunque la sua pancia un po’ pronunciata e tesa, come se dei tonici e giovanili addominali fossero semplicemente “avanzati”, restando quasi intatti, sottostanti un paio di pettorali di tonici come è atletico il corpo di chi è geneticamente fortunato, ma non presta troppa attenzione ...
... all’attività fisica. Le gambe sono robuste, asciutte, le braccia atletiche. Le foto non lasciano dubbi neanche sull’uccello. Mi ha scritto perché ha voglia.
Non gli interessa nulla di me se non le mie preferenze sessuali che, per sua fortuna, sono ampie: mi piace praticamente tutto! Durante la conversazione via messaggi, mi dice di aver voglia di essere penetrato e che, se stimolato, potrebbe spingersi oltre anche se non è quello che sta cercando nell’immediato. Può ospitare senza limiti di tempo e non avendo alcun impegno nell’immediato gli dico che lo raggiungerò poco dopo. La chat finisce a breve e, indirizzo alla mano, sono diretto verso di lui.
Una volta a casa sua, suono e salgo al suo piano. Mi accoglie un uomo alto quasi quanto me che mi mostra un sorriso forzato, come a “dovere” essere accogliente, ma lasciando trasparire di essere un po’ seccato da questi momenti adesso noiosi, adesso imbarazzanti. Gli stringo la mano e con la sua spessa e robusta mi invita ad entrare iniziando a parlare, senza dirmi il suo nome. Senza chiedere il mio. L’uscio si trova a metà di un corridoio, sulla destra suppongo vi siano le camere, dato che lo seguo sulla sinistra entrando, con un paio di passi, nella sua piccola sala profumata di inceso ed illuminata da un paio di abat-jour, una affianco al divano, l’altra dallaltra parte della stanza. Seguendolo, posso vedere brevemente due glutei sodi e tondi, grossi ma marmorei, coperti dalla tuta nera che indossa. Mi chiedo cosa contengano e ...