1. Un incontro - pt1


    Data: 15/05/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: zap13

    ... un brivido mi percorre. In sala, ci sediamo sul divano e mi offre un bicchiere d’acqua, per poi cercare goffamente di instaurare una conversazione partendo da ciò che ci eravamo detti in chat. “Quindi dicevi di essere attivo?” Mi chiede.
    
    “No, beh, amo tutte le sensazioni che questo gioco ci regala. Anzi se possibile mi piace cambiare più volte!” Rispondo.
    
    “Beh si, te lo dicevo, io oggi ho una voglia matta di concedermi, sai ci sono quei giorni in cui mi…” Ma lo interrompo di colpo con una risata ed affermando “Ma perché farsi tante domande?” E con un ghigno malizioso mi avvicino a lui e gli metto una mano sotto la maglietta. Gli sfioro la pancia testa e roteo con le dita sui capezzoli che sento irrigidirsi, scorro verso il basso e la mia mano cade sul suo pacco. Sento la stessa verga che vedevo in foto e non vedo l’ora di liberarla dalla sua gabbia. In fondo, mi dico, voglio godermi anche io questo momento e so che se saprò scaldarlo a sufficienza avrò quello che voglio. Non metto la mano nei pantaloni ma lo giro invitandolo a metterlo a pecora. Nel farlo spegne con nonchalance la lampada vicina al divano e ci troviamo così in una coinvolgente penombra, con una luce soffusa del tutto eccitante. Ha ancora la tuta su ma la sua maglietta è adesso a metà schiena, e sto percorrendola verso il basso sfiorandola col mio stesso volto. Arrivo quindi all’elastico della tuta e la abbasso. In automatico la toglie ma faccio si che rimanga in mutande. Nel vedere le sue chiappe ...
    ... fasciate all’altezza del mio volto rimango piacevolmente colpito. Sono tonde, sode, ben aperte. Gli abbasso le mutande ma non gliele faccio togliere. Rimane con l’elastico degli slip appena sotto i glutei, voglio che palle e uccello rimangano fasciati, deve meritarsi di essere nudo e voglio aspettare io stesso per verificare se le foto erano veritiere. Alzo gli occhi. Ho davanti al naso un culo non depilato ma davvero poco peloso. Mi avvicino con calma ed è una festa di odori. Lui non mi guarda, forse è ad occhi chiusi e sempre a pecora. Bacio le palle che sono ancora fasciate dagli slip. Con la saliva gli lubrifico l’ano e da come era pulito e profumato di uomo non resisto e lavoro un po’ di lingua. In breve penetro dolcemente con un dito, ma è questione di attimi perché io ne metta un secondo. Guardavo chiaramenteil suo buco che chiudeva ermeticamente le mie due dita che, però, trovavano all’interno uno spazio che sembrava interminabile. Lubrifico con la saliva e ne entrano tre. Inizio un movimento lento avanti e indietro e vedo gli slip sempre più tesi. Li togliamo del tutto e scopro adesso un nuovo spettacolo. Visti da dietro i suoi coglioni pendenti sono un invito. Non tolgo le dita da dentro ma inizio a leccare lo scroto, a succhiarlo e a giocarci con la lingua. Sento dei gemiti malgrado la sua voce profonda. Allunga una mano indietro e cerca il mio pisello: “Bene!” penso. In effetti, a quel punto ero ancora vestito. In un batter d’occhio sfilo la mano, mi spoglio sino a ...