Lara
Data: 16/05/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: genesis, Fonte: EroticiRacconti
... guardandola!!!! Sei veramente schifoso!!!-. Insieme alle urla sgorgavano copiose lacrime di rabbia che rigavano il suo viso rosso, per Luca quell’immagine era più dolorosa delle parole che le stava urlando contro. -Cosa ti viene in mente, cosa ti succede?! Vuoi fare come il tuo amico?? Vuoi sognare di scoparmi, magari insieme a lui?!-. Nel dirlo scoppiò in un pianto isterico, interrotto solo dai singhiozzi. Ma ancora nessuna risposta da Luca; se ne stava lì, impietrito, bloccato, non aveva il coraggio di parlare. Con tutta la forza che aveva ancora in corpo Lara bloccò le lacrime e i singhiozzi, tirò fuori delle carte dalla tasca del pantalone e le buttò a terra. Erano foto, foto di lei in costume, foto in abito da sera e in alcune foto era nuda. -Tieni ora non devi più farti mandare le foto dal tuo amichetto, te le do io così puoi divertirti senza problemi. Ti odio, non voglio più vederti!- e scappò via. Non avrebbe pensato mai ad una epilogo del genere; ora Luca si trovava da solo nell’ingresso, incapace di muoversi per la vergogna di aver ferito così sua sorella, eppure non riusciva a non fissare quelle foto sul pavimento. Si abbassò e le prese in mano, osservandole una ad una. Non avrebbe voluto, ma quelle foto lo stavano eccitando. Nonostante tutto, nonostante la scena a cui aveva assistito, non riusciva a guardare quelle foto senza il desiderio di toccarsi e masturbarsi. Forse era davvero un maiale. Eppure sapeva che doveva rimediare in qualche modo e che quelle foto ...
... per ora dovevano aspettare. Le mise in borsa e si avviò verso la stanza della sorella. Il passo era incerto, come il suo respiro, e non aveva idea di cosa dire, ma sapeva che doveva andare da lei, non poteva lasciarla sola proprio ora. Per fortuna la porta non era chiusa a chiave e, senza bussare, entrò in stanza. Lara era distesa prona sul letto, il viso stretto tra le braccia e avvolto dai capelli stava bagnando di lacrime il cuscino. Forse non si era accorta che suo fratello era entrato in camera, o forse invece lo stava aspettando, ma comunque non si mosse né disse nulla, nemmeno quando lui si sedette sul letto, ai suoi piedi. Lentamente il pianto si fece più debole e i singhiozzi cessarono, ma nessuno dei due disse nulla. Luca stava seduto in silenzio, poggiando i gomiti sulle ginocchia e tenendo le mani unite come in preghiera. Non pensava a cosa dire, ma osservava il corpo della sorella, come si osserva un quadro in una galleria d’arte, facendo attenzione ad ogni pennellata, al gioco di luci e ombre e alle piccole imperfezioni che si nascondono sulla tela. Ormai non era più una sorpresa trovarsi a desiderare Lara, lo era di più iniziare a capire che l’amava. Aveva passato anni a tentare di comprendere perché non provasse attrazione per nessuna donna e ora scopriva finalmente di chi era la colpa del suo problema. -Se hai letto tutti i nostri messaggi allora già sai cosa mi succede, sai cosa mi tormenta e penso immagini perché non ne abbia mai parlato né e a te né a mamma ...