Sei il mio pulsare.
Data: 17/08/2017,
Categorie:
Autoerotismo
Incesti
Lesbo
Autore: poison_trad, Fonte: RaccontiMilu
Il suono della sveglia smorza il mio dormiveglia.Con lieve difficoltà socchiudo gli occhi. La stanza è lievemente illuminata da pochi spiragli di luce, che mi permettono di intravedere tutto ciò che ho intorno. Rivolgo lo sguardo al mio fianco. Mia sorella, Irene. Dorme serena, con quel suo viso così pallido, quasi somigliante a quello di una bambola. I suoi capelli lunghi neri corvino danzano voluttuosi sulla sua pelle limpida, un po’ sulle spalle, un po’ sul petto, un po’ sul seno.Decido di alzarmi e vestirmi. Afferro il maglione nero poggiato sulla poltrona ai piedi del letto, infilandolo, subito dopo i jeans. Passo una mano tra i capelli scompigliati, cercando di dargli un’aggiustata. Mi dirigo in cucina per una tazza di caffèlatte. Seduta sul ripiano in marmo di quest’ultima, osservo con sguardo apatico il muro dall’altra parte della stanza, sorseggiando lentamente la bevanda. Ma poco dopo vengo distratta dall’arrivo di mia sorella. Indossa un reggiseno nero in pizzo e un boxer a pantaloncino bianco, ovviamente mio. Per quanto io sia una ragazza, e per la mia omosessualità, tendo a sentirmi a mio agio con abiti maschili. Anche nell’intimo.Arriva a passo lento di fronte a me, e mentre i suoi occhi castano chiaro sono fissi nei miei, afferra la tazza dalla mia mano, dando un grande sorso al caffè latte ormai tiepido. Ripone nuovamente la tazza nella mia mano rimasta immobile, per poi lentamente dirigersi verso il bagno. Il suo sguardo non abbandona il mio.“Alex, io vado ...
... in doccia. La fai con me? Ti va?”Sarò io che ho la mente perversa, ma ora i suoi occhi ora trasudano un velo di maliziosità. Cerco di riprendermi velocemente, le sorrido, poso la tazza e mi presto a seguirla.La porta del bagno è ormai chiusa. L’acqua scorre rumorosa all’interno dell’enorme box doccia (la mia famiglia è molto ricca, per via di eredità), e la stanza è ormai piena di una leggera nebbiolina. Si avvicina a me squadrandomi dalla testa ai piedi. Mi domando che intenzioni abbia.“Girati, ti slaccio il reggiseno.” Continua a fissarmi imperterrita. Il che mi mette abbastanza in imbarazzo. Il suo sguardo è molto profondo e penetrante. “Ah .. ok.” Mi volto. Le sue dita minute e fredde, sfiorano la mia pelle calda e pallida. Un’ondata di brividi invade il mio corpo. Ingoio quel cumulo di saliva creatosi nella mia bocca serrata e mi accingo a slacciare la fibbia dei jeans.Avrei dovuto non voltarmi. Davanti a me non noto altro che lei, senza reggiseno, né boxer. Ha un corpo perfetto. La schiena presenta quell’inarcamento che a me tanto eccita. I suoi glutei sono perfettamente formati e tondi, a mandolino. Le sue cosce snelle e slanciate, tanto quanto le braccia, sode e minute.Il suo seno. Beh, il suo seno è qualcosa di esilarante. A coppa di champagne. Tondo e perfetto, ad altezza giusta. E, in questo momento, i suoi capezzoli sono turgidi. Il suo corpo pieno di brividi, probabilmente per il cambio di temperatura, dopo aver aperto le ante del box doccia. Torna nuovamente a ...