1. Tradire per noia


    Data: 17/05/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti

    Si annoia. Butta il giornale sul pavimento. Guarda verso il compagno sdraiato sul lettino accanto, dorme. Normale, è capace di dormire anche sui sassi! Sono le prime ore del pomeriggio e la piscina è deserta a parte loro due. Pigramente guarda in giro, un inserviente dell’hotel sta attendendo improbabili clienti dietro il banco del bar. La sta guardando. Lei ricambia lo sguardo. Però! Da quello che si vede e cioè dalla vita in su, è un gran bel ragazzo, pelle ambrata, capelli ricci, spalle larghe. Le viene voglia di giocarci un po’. Facendo finta di sistemarsi le coppe del reggiseno, le abbassa e per qualche attimo mette in mostra i capezzoli e le areole scure. Il ragazzo attiva la sua attenzione, ora il suo sguardo è calamitato su di lei. Si, questo le piace, la fa sentire viva. Vuole giocare. Prende la crema solare e comincia a passarsela sulle gambe, quando arriva all’interno delle cosce, sposta a lato il fondo dello slip, si distende sulla schiena e apre le cosce. Sente lo sguardo del giovane accarezzarla fra le gambe, lo scruta fra le lunghe ciglia socchiuse, si... la sta guardando, subito sente la vagina che si bagna, che si prepara per un eventuale visitatore. Le sembra che lo sguardo l’accarezzi come un soffio di aria calda, il clitoride le si inturgidisce, non resiste alla tentazione di toccarsi, finge di sistemare il costume e invece si tocca, poi… è ormai senza alcun pudore, si porta la mano alla bocca, si lecca le dita. Ormai il gioco è lanciato, ogni suo gesto è ...
    ... inteso per provocare, riporta la mano fra le cosce, nuovamente alla bocca. Il ragazzo ha gli occhi fuori dalla testa, con una mano si appoggia al bancone, l’altra è al basso ventre. Lei si guarda in giro, niente si muove, guarda l’uomo disteso al suo fianco. Si alza e ancheggiando si dirige verso i servizi della piscina, una costruzione a pochi metri di distanza, sulla soglia si volta e guarda il ragazzo, aggancia il suo sguardo, lo invita. Entra, apre la porta del gabinetto, attende, pochi attimi e il ragazzo arriva, una ultima occhiata circolare per verificare che nessuno li veda, chiudono la porta, lo spazio è ristretto, il wc, il piccolo lavabo, loro due stretti uno all’altra. Lei lo spoglia, a fatica gli toglie la giacchetta di servizio, gli accarezza il petto glabro e muscoloso, le spalle robuste, passa la bocca sui capezzoli, le mani slacciano la cinta e fanno cadere a terra i calzoni, non porta biancheria e il lungo pene scatta verso l’alto, le sue mani lo catturano, lo saggiano per tutta la sua lunghezza che è considerevole, raggiungono la sacca dello scroto, nero e rugoso, studiano nuovamente il pene, la pelle nera del prepuzio copre quasi completamente il glande, con decisione prende a tirarla sull’asta innervata e con grosse venature in rilievo, la cappella chiara si rivela mentre il prepuzio la lascia, la corona della cappella è in rilievo come un ricamo, poi la ricopre poi la scopre, più volte, il ragazzo tiene la testa piegata all’indietro, è tutto teso come la ...
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