1. Il venditore ambulante 3 -la finestra- ii


    Data: 17/05/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Soundserio, Fonte: Annunci69

    ... umida, il tono di voce e come mi afferrava mi aveva già trasformato in puledra in calore. –“Si voglio che mi scopi”- dissi ansimando, mi voltò a se baciandomi per la prima volta. Fu un bacio avido e porco, la sua lingua era umida e calda –“Mettiti in ginocchio”-. Risposi a quell’ordine mettendomi ai suoi piedi. Amo essere dominata. Sbragai il pantalone già gonfio e tirai fuori la grossa mazza del vecchio “Succhiamelo troia”- scappellai il membro e lo affondai con gusto in gola, emise un sussulto di piacere poggiando le sue mani sul balcone. –“Cosi, brava puttanella”- spompinavo con furia quella mazza consistente e vogliosa. L’odore della sua anziana pelle mi faceva impazzire. Salivo e scendevo avidamente, sollevai l’asta e percorsi con la punta della lingua tutti quei centimetri fino alle sue grandi palle pelose e penzoloni succhiandole e leccandole a dovere –“Sei proprio una puttana”- continuava a ripetermi. Ripresi in gola la verga e iniziò spintonarmela scopandomi –“Si cosi, bocca calda”- mugolavo come una maiala senza preoccuparmi dei vicini che avrebbero potuto sentire per via della finestra aperta. Le sue mani mi presero per i capelli portandomi su, mi infilò la lingua in bocca e voltandomi di spalle poggiò i miei gomiti alla finestra facendomi chinare in maniera tale che potessi vedere l’auto, si abbassò dietro di me e iniziò a leccarmi le chiappe mordendole e sculacciandole, era eccitatissimo. Scostò il perizoma facendomi sentire la lingua umida nel buchetto –“Aaah ...
    ... sii”- esclamai inarcando la schiena e gemendo di piacere –“Godi troia”- disse lubrificandomi bene con saliva. Infilò un preservativo, poggiò una mano al mio collo tenendomi bassa la testa e con un solo colpo mi sfondò il culo -“Aaaah cazzo”- esclamai dolorante –“Stai giù troia, ora ti sfondo”- iniziando a muoversi dentro. Il porco voleva fottermi a dovere, il fatto che il figlio potesse vederci lo eccitava da matti. –“Si scopami”- lo incitai vogliosa –“Sei la mia maiala vero?”- domandò afferrandomi per i capelli e tirandomi indietro la testa mentre le grandi palle mi sbattevano sulle natiche –“Si sono tua”- , -“Vuoi far vedere a tuo figlio quanto sei porco?”- domandai in preda a quei colpi di bacino forti e possenti –“Si puttana godi, vuoi scopare mio figlio?”- , -“Si voglio che mi scopate insieme”- la stretta divenne forte e possente sui fianchi, mi sbatteva come una puttana, respiravo a fatica dai forti e veloci colpi di cazzo che ricevevo.
    
    –“Drriiinnnn”-
    
    Il suo telefono squillò –“E’ mio figlio!”- disse -“Siii rispondi e non fermarti. Non fermarti scopami”- supplicai calda mentre rallentò portando il telefono all’ orecchio –“Pronto?”- , -“Papà quanto ti ci vuole ancora?”- domandò Luigi –“Ancora poco figlio mio e arrivo”- io ansimavo e mi scopavo il culo spingendolo contro il palo duro –“Fallo salire”- mugolai. Franco chiuse la telefonata e tornò a spingere con forza il cazzo dentro il culo –“Vuoi il cazzo di mio figlio eh? Troia ”- , –“Siii lo voglio”- , -“Puttana che ...