1. Una piccola storia d’amore


    Data: 17/05/2018, Categorie: Etero Autore: Napocapo, Fonte: Annunci69

    ... l’amore con Maria fu per me la prima volta in assoluto.
    
    Lei era bellissima e io mi tormentavo perché non avrei potuto amarla come volevo. Ma i suoi occhi mi vinsero e la baciai con passione. Non mi importò più di niente, mi lasciai incantare dalla sua bellezza. Godetti del suo splendido corpo e non me ne saziavo mai.Però non volli farmi toccare, quella parte del mio corpo che rifiutavo dovevo nasconderla anche a lei.
    
    Io avevo portato la vergogna in famiglia, per essermi messa con questa persona che non si sapeva se era maschio o femmina. Mio padre è molto buono, ma per lui era un cosa fuori del normale. E un po' lo capivo anche, in fondo la situazione non era molto facile. Poi io sono figlia unica.
    
    Abbiamo sopportato tutte le chiacchiere della gente, che è sempre molto brava a giudicarti, ma non riesce, perché non sa capire i sentimenti degli altri, a guardare dentro e capire quando una persona ama con grande sincerità e affetto.
    
    Fisicamente si era sempre rifiutato. Aveva le spalle larghe ma il suo seno era molto grande. Non ha mai avuto un abbigliamento femminile. Invece del reggiseno usava le fasce elastiche. Ha sempre portato jeans, camice, giacche. Insomma, vestiva da uomo.
    
    Da piccolo mi domandavo sempre se io fossi un maschio o una femmina. Volevo giocare con le ...
    ... pistole e detestavo le bambole che mi regalavano. Poi crescendo non mi sono posto più nessuna domanda. Ero sicuro di essere un uomo, ma il mio corpo m'impediva di essere felice. Guardarmi allo specchio era sempre una gran pena. Odiavo gli specchi.
    
    Il primo intervento fu l'isterectomia. Io ero molto contento, perché sentivo che avevo perso quella femminilità di cui non m'interessava niente. Il secondo intervento fu di ricostruzione, dodici ore di anestesia. Ma non soffrii fisicamente. L'unica preoccupazione era la possibilità di un rigetto.
    
    Stette dodici ore in sala operatoria, e io avevo una gran paura. Il professore venne da me prima dell'operazione, e fu così gentile da farmi un
    
    disegno dell'intervento che doveva fare. Mi spiegò bene come dovesse prendere dall'avambraccio la pelle e l'arteria.
    
    Dopo l'intervento avevo paura di quello che avrebbero potuto dire in paese.Gli dissi che forse sarebbe stato meglio fare le valige e andarsene. Ma stranamente sembrava come se avessimo ottenuto l'approvazione di tutti. Il rispetto che abbiamo oggi non l'abbiamo mai avuto prima.
    
    Felici di avere vinto la nostra battaglia, ora il nostro obiettivo è quello di sposarci in chiesa ed avere dei figli. Noi vogliamo dei bambini, e se non
    
    accadrà nessun miracolo, siamo disposti ad adottarli.. 
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