1. Risveglio inaspettato


    Data: 20/05/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: versatiles

    ... che se mi fossi svegliato, avrei dovuto maltrattarlo, rompendo la nostra amicizia. "Vedrai che smette" mi son detto. Invece la sua mano dopo aver sfiorato i miei capezzoli, ha sfiorato il mio petto, il mio ventre per arrivare fino in fondo, fino al mio cazzo.
    
    Un leggero passaggio per capire se ero sveglio, se poteva continuare senza provocare in me reazioni inaspettate. La sua mano si posa sul mio uccello ed io allora decido di girarmi sul fianco, per cercare di chiudere quella situazione divenuta insostenibile. Ottengo l'effetto contrario. Con il mio culo in prima visione, si eccita ancora di più e comincia a segarsi più velocemente. "Porca puttana, ed ora..." La sua mano libera riprende l'esplorazione del mio corpo, posandosi questa volta sul mio sedere, sempre con modo gentile e garbato.
    
    Penso di reagire, quando non so perché, non so quando, non so come, il mio corpo comincia ad avere dei leggeri brividi, che non sono dovuti al freddo. Brividi che mi partono dai piedi per arrivare al cervello. Ed ecco che inaspettatamente, con mia totale sorpresa, anche il mio cazzo decide di diventare duro come il marmo.
    
    La mia testa dice che non é giusto, ma il mio corpo si oppone, non risponde al mio volere. Se ne accorge anche Giorgio che con la sua mano, arriva a toccare il mio uccello, dicendomi: "Non ne ero sicuro, ma sentivo che non dormivi. Scusa, non so cosa mi succede, ma ho troppa voglia di godere. E' da troppo tempo che sono in astinenza ed il vederti nudo..., non ...
    ... so cosa mi é preso, ma mi ha eccitato terribilmente".
    
    "Ok. ma noi due non siamo gay. Quindi perché ci sta piacendo tutto questo?" gli rispondo.
    
    "Non lo so neanche io, ti va di scoprirlo insieme"? Mi dice, continuando ad accarezzarmi l'uccello che ormai é fuori dal mio controllo mentale. Mi giro verso di lui e mi ritrovo ad avere il suo cazzo che spinge contro la mia mano. La apro e comincio anche io un leggero massaggio, che va dalla sua cappella, fino al fondo della sua asta. Che strana sensazione tenere il suo cazzo ben saldo nella mia mano, sentirlo così duro, teso, lungo. I nostri respiri si fanno più pesanti, più accellerati, divengono quasi dei sospiri. La penombra aiuta i nostri occhi a non guardarci in faccia, a non vergognarsi l'uno verso l'altro. Il viso di Giorgio si avvicina al mio per baciarmi, ma io non sono pronto, non mi va e mi allontano da lui, che accorgendosi della cosa, decide di posare le sue labbra sui miei capezzoli. Uhmm. Mi sfugge un leggero grido di piacere. La sua lingua comincia a roteare sui miei capezzoli che diventano duri come aghi, mentre le nostre mani non mollano la presa, continuando a segarci reciprocamente. La sua lingua continua ad esplorare il mio corpo, per arrivare sul mio ombelico, altro Uhmm. Sento il suo respiro farsi più veloce, lo sento sempre più vicino al mio cazzo. La sua lingua arriva a lambirlo, quando con uno scatto di reni mi oppongo. "Questo é troppo" dico. Lui mi risponde: "Ascolta, chi più di un uomo, può dare ...