1. Una mano e.... molto di più - ii parte


    Data: 20/05/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: skizzoinfoiato

    Ero incredulo, le emozioni che stavo provando sono difficile esternarli, il mio primo rapporto sessuale, il mio primo culo… quello di un amico d’infanzia.
    
    Mille pensieri si affollarono nella mia testa, densi come una fitta nebbia, che si dissolse ai primi raggi del sole. Non nego che dopo averlo perso più volte dedicai seghe al sogno di scoparlo, un sogno che era diventato realtà. Certo avrei preferito fosse una donna, ma al piacere non si comanda, tutti i dubbi le angosce, i sensi di colpa svanirono in un secondo.
    
    Il mio cazzo era piantato nel suo intestino, era tremendamente stretto, quasi mi provocava un leggero dolore, furono le ripetute contrazioni degli sfinteri che massaggiarono l’intera asta, il vedere lo sfintere esterno pulsare come il movimento di una medusa in acqua, il piacere che tali contrazioni stavano trasmettendo sulla mia asta e quindi al mio cervello a dissolvere le mie ritrosie.
    
    Carezzai con una mano il bordo superiore delle natiche di Luca, la sua pelle liscia glabra, la consistenza non troppo burrosa, esattamente come mi aspettavo fosse quello di una ragazza, sentii Luca ansimare con la faccia contratta.
    
    “come va Luca?” non aspettai di sentire la risposta temendo mi chiedesse di fermarmi “ora inizio a muovermi …. Mi sa che se provi a rilassarti godi di più soffri di meno!”, e iniziai a estrarre lentamente qualche centimetro per poi spingerlo dentro.
    
    Era davvero eccitante, i brividi di piacere percorrevano il mio corpo dal ventre alla ...
    ... testa, i miei movimenti lenti mi facevano apprezzare l’azione di dilatazione che stavo infliggendo a Luca. Fu con estrema naturalezza come fosse la cosa più normale… semplice istinto, mi accorsi che tiravo fuori sempre più centimetri e tanto lo estraevo tanto lo spingevo, arrivando in prossimità del mio pube davo una spinta, un colpetto di reni che facevano sobbalzare Luca in avanti, a forza di effettuare questo movimento il mio scroto iniziò ad urtare il suo.
    
    Il piacere e il sesso sono una droga, una volta provati non se ne ha mai abbastanza fino al ritenersi soddisfatti.
    
    Non sapevo più da quanto tempo lo stessi penetrando, sembravano pochi secondi ma poteva esser già passata una mezz'ora sicuramente.
    
    “cavolo…. M….. mi…. Piaaaceee mi piace sentirti tutto dentro di meeee ohhhh!”, benzina su un fuoco già arzillo.
    
    Ora iniziai ad aumentare la velocità, scoprendo come il ritmo e il controllo dello stesso fosse importantissimo, per estrarre il maggior piacere possibile, acceleravo, rallentavo a mio piacere e Luca era allo stremo delle forze.
    
    “Tommy vieni… riempimi…. Godiamo assieme ti prego!”.
    
    Le mie spinte si fecero quasi brutali, i gemiti che mi sembravano di dolore adesso senza dubbio alcuno erano solo di piacere, le sue mani afferrarono i suoi glutei dilatandoli ulteriormente, con tre spinte con forza e per le contrazioni forti che ebbero gli sfinteri sulla mia asta sentii il mio fluido percorrere l’uretra, arrestarsi un secondo per poi riversare tutto il mio ...
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