Un finale spettacolare
Data: 11/09/2017,
Categorie:
Tradimenti
Autore: esperia, Fonte: EroticiRacconti
... l'avevo messa alla pecorina, alle dieci e dodici dicendo di essere appena atterrato alla Malpensa. Sapevo che, anche nelle condizioni di traffico più favorevoli, ci avrebbe messo un'ora per tornare a casa. Così controllavo continuamente l'orologio per essere sicuro di andarmene entro le undici e dodici. E infatti ho incrociato la sua macchina mentre me ne stavo andando a un paio di semafori di distanza da casa sua. La moglie s'era ubriacata perché le avevo proposto di sodomizzarla, una cosa avevamo praticato solo qualche volta e che apprezzavo molto perché mia moglie non me lo permette e nemmeno la Villa lo consente a suo marito. Così mi gustavo la sensazione di rivincita sui divieti di mia moglie e di superiorità sul marito della mia amante. Ma la signora era ancora esitante su questa cosa, sia per la vergogna che per quel poco di dolore che ancora provava. Quindi, per darsi coraggio, aveva esagerato col limoncello e aveva quasi terminato la bottiglia. - Anche se fosse vero che lei se ne sia andato alle undici e dodici, avrebbe avuto tutto il tempo per andare a casa del Locatelli e ammazzarlo a pistolettate appena avesse aperto la porta. Quindi, Bianchi, ti dichiaro in arresto per l'omicidio di Federico Locatelli. - Esclamò il maresciallo passando al “tu” come si fa con i criminali e estraendo le manette. Mi stava assicurando le manette ai polsi dietro la schiena quando squillò il suo cellulare. Chiese a uno degli appuntati di non perdermi d'occhio e si allontanò qualche ...
... passo per rispondere. Rimase al telefono, livido, quasi per dieci minuti. Non potevo ascoltare ciò che diceva, ma vedevo che quasi non parlava, solo qualche occasionale “come?”, “quando?”, “dove?” o almeno questo era ciò che deducevo dal labiale. Quando chiuse la comunicazione e tornò verso di me la sua espressione infuriata mi disse tutto. - Lei è un gran bastardo, Bianchi. - sibilò mentre mi toglieva le manette. - Il maresciallo Romeo ha ottenuto una confessione completa dal Guglielmi. Dice che è tornato a casa e ha trovato la moglie devastata dall'alcol e addormentata a letto, nuda, bocconi, con due cuscini sotto il bacino a tenerle sollevato il posteriore. Gambe e chiappe oscenamente aperte, genitali e ano in bella vista e sperma che le colava da entrambi gli orifizi. E accanto al letto, per terra, il portafogli del Locatelli, con tanto di carta d'identità e patente. È andato su tutte le furie, ha preso la pistola, ha raggiunto la casa del Locatelli e gli ha piantato due pallottole nel petto appena questi ha aperto la porta. In un primo tempo ha cercato di negare, ma alla fine ha confessato tutto a fronte delle domande incalzanti del mio collega. Mi guardò con evidente antipatia. - Bianchi, lei ha qualche ipotesi su come il portafogli del Locatelli si trovasse accanto al letto della signora Villa? - Assolutamente no, maresciallo. Locatelli era molto sbadato, mi ricordo di aver visto il suo portafogli diverse volte dimenticato sul comodino mentre mi trombavo sua moglie, ma ...