1. Il sequestro


    Data: 11/09/2017, Categorie: pulp, Autore: Rot43

    ... di sotto e prese posto vicino alla grande vetrata in modo da controllare l’accesso della villa. Rossana era rannicchiata sul divano, sola e impaurita, ma soprattutto si trovava assieme a quell'uomo odioso in passamontagna, che non aveva esitato poco prima ad arrecarle dolore strappandole con forza i suoi biondi capelli, e al suo corpulento scagnozzo. Mentre era sul divano si accorse che nello scontro con il malvivente la gonna le si era alzata mettendo in mostra le sue lunghe gambe e le mutandine nere, la scena non era certo sfuggita al malvivente e al suo complice, che da un po’ fissavano la donna con insistenza. Rossana, si abbassò velocemente coprendosi subito e dopo con la forza della disperazione chiese : - Perché avete portato sopra i miei figli? Cosa gli volete fare? Volete dei soldi? Li avrete, ma non fateci del male, vi prego… e iniziò a singhiozzare Darko le si avvicinò con lentezza, ma lei lesta si alzò dal divano e iniziò a indietreggiare nella stanza, ad ogni passo dell’uomo verso di lei, seguivano tre suoi all'indietro, ad un certo punto dovette arrestarsi perché arretrando si era avvicinata alla parete alle sue spalle; l’uomo impassibile continuò ad avanzare verso di lei e Rossana, senza ormai alcuna via di fuga indietreggiò ancora cercando quell'insensato quanto inutile senso di protezione che solo il muro seppe dargli in quel momento. Il malvivente le si avvicinò in maniera svelta, vedere una bella donna come lei impaurita e contro un muro lo eccitò ...
    ... tantissimo, una volta vicino si accostò al suo viso spaventato e prima di risponderle annusò profondamente i suoi capelli profumati. Il cuore di Rossana iniziò a battere violentemente e l’accelerazione del suo respiro iniziava a notarsi. L’uomo si godeva tutta la paura sul suo volto, poi dopo una piccola pausa le sorrise in maniera sprezzante e aggiunse : -Tu dacci i soldi e forse questa notte resterà solo un brutto ricordo. Poi tornò verso Valerj che intanto aveva preso posto sul divano e disse qualcosa nella sua lingua slava. Rossana fece un grande respiro e si sentì svenire dentro, ma non fece in tempo a riprendersi dalla paura dello scontro con quegli occhi di ghiaccio, che il cuore le riprese a battere forte, infatti nel momento in cui alzò gli occhi il suo sguardo si incrociò con quello dell’altro malvivente. La donna indossava un vestito lungo a maniche corte un misto lino di colore blu che attraverso i giochi di luce permetteva di intravedere delle trasparenze e calzava delle infradito di colore nero. Tuttavia nonostante il sobrio abbigliamento, si sentì come un oggetto alla mercé dei due e il cuore riprese a battere molto forte, intanto il malvivente sul divano si alzò di scatto e si accinse a fare dei passi decisi verso di lei. Ma i fari di un’auto che illuminarono il giardino fece fermare di colpo l’uomo, che volse subito lo sguardo in modo interrogativo verso il collega di guardia alla grande vetrata. Mario finalmente stava rientrando e Rossana sentì una sensazione di ...
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