Il sequestro
Data: 11/09/2017,
Categorie:
pulp,
Autore: Rot43
... aspetteremo tutti assieme, magari davanti alla tv, che ne dite? Disse il capo. Furono messi in fila e accompagnati in salotto e mentre i tre prendevano posto, Darko si avvicinò a Rossana e avvicinatosi all'orecchio della donna le disse con voce calma e inquietante : - Voglio i soldi entro domani, altrimenti finisce male, appena rientra tuo marito, gli andrai incontro come se non fosse successo nulla lo farai entrare in casa e al resto penseremo noi. Se tenterai di avvisarlo i tuoi figli pagheranno le conseguenze. Hai capito? Rossana si era ristretta nelle sue spalle, tremava per la paura, ma dovette darsi forza per i suoi ragazzi, così con voce tremante, fece un cenno con il capo, mentre si incamminava verso il divano per prendere posto accanto ai suoi figli. Una volta sul divano, sentì su di essa lo sguardo dell’energumeno, davanti a lei, i suoi occhi visibili dalle fessure del passamontagna erano completamente rivolti sulla sua persona e sul suo fisico, la donna impaurita si abbracciò ai suoi tre figli per dare coraggio e per sfuggire a quello sguardo inquietante. Darko, senza distogliere lo sguardo, ordinò ai suoi uomini di dividere i tre, e fece segno ai suoi di portare nelle stanze al piano di sopra i ragazzi. Gli uomini si mossero rapidamente, Rossana tentò una flebile resistenza, ma Darko l’afferrò per i capelli, facendole emettere un grido di dolore che portò la donna a mollare la presa sui suoi figli. Senza badare alle resistenza di Rossana, i 2 uomini svolsero ...
... quanto gli era stato ordinato; il più forzuto, Aslan, che fino ad allora non aveva ancora proferito parola, si occupò di Dario il quale non era in grado né di muoversi né di opporre resistenza, infatti il giovane aveva perso la sua forza nel tentare di dimenarsi inutilmente mentre era legato, mentre Iancu si occupò di Jessica. I due furono portati al piano superiore e sistemati in una stanza che scoprirono essere quella degli ospiti. Venne portato via il telefono fisso presente nella stanza, la finestra fu sbarrata addossando ad essa un grande armadio e un tavolo presente nella stanza, in tal modo l’unica via di fuga fu bloccata, spostare quell'ammasso di mobilio non era semplice e ci voleva una forza non indifferente, di questo se ne occupò Aslan, inoltre per spostare quello sbarramento era impossibile non fare rumore e quindi se qualcuno avesse provato a fuggire al primo rumore sospetto uno dei carceriere si sarebbe fiondato all'interno. I due ragazzi vennero fatti entrare dentro e spintonati sul letto, Dario rimase legato mani e piedi, mentre a Jessica furono legati solo i polsi, li vennero sottratti i telefonini e poi la porta dell’ingresso venne chiusa con doppia mandata dall'esterno. Erano prigionieri in casa loro. Al centro del pianerottolo che si affacciava sopra le scale, Aslan, mise una delle sedie trovate all'interno della camera e con la pistola nella mano destra prese posto su di essa, sobbarcandosi così il ruolo del carceriere dei due ragazzi. Iancu, scese al piano ...