Pomeriggio diverso...il caffè
Data: 12/09/2017,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: terramai, Fonte: Annunci69
... Mi stò masturbando, penso a te, alla mia troia, e alla tua mano che corre su e giù lungo il mio sesso”
“Si Marco…. Lo sento ingrossarsi tra le mie dita mentre le tue stanno andando su e giù nella mia fica. Mi piace, comincio a bagnarmi, ho voglia di te!!”
Continuarono così, per non molto tempo, a masturbarsi reciprocamente al telefono. Fu Marco il primo a raggiungere l’orgasmo. Sara sentì il suo respiro farsi sempre più affannoso, la sua voce farsi sempre più eccitata, fino a sentrlo urlare: “Troia, vengo. Vengoooo! Prendi tutta questa sbroda!!!!!”
A quelle parole Elena, che era già al limite dell’orgasmo, accellerò il movimento delle sue dita nel suo sesso, adesso ce n’erano tre che andavano freneticamente su e giù, fintanto che anche lei sentì che il suo piacere la stava inondando.
Restarono in silenzio per pochi secondi poi lei:
“Marco, corri da me…. Ti voglio!!!”
“Elena, dimmi dove abiti.”
Marco cercò una penna e scrisse velocemente quell’indirizzo, che lei gli stava dettando, sulla scatola di fiammiferi che aveva a portata di mano.
Afferrò i vestiti che si era tolto la sera ed aveva abbandonato sulla poltrona in camera, si vestì velocemente senza quella cura che normalmente lo contraddistingueva.
La casa di Elena non era distante ma era in quartiere residenziale e lui non voleva perdere tempo a cercare un parcheggio; perciò chiamò il servizio taxi. La vettura arrivò dopo appena quattro minuti.
Lungo il tragitto, Marco chiese al ...
... Tassista di fermarsi davanti ad un panificio.
Comprò una baguette calda ed un barattolo di marmellata ai frutti di bosco.
Arrivato all’indirizzo Marco notò che sui trattava di un palazzo di recente costruzione, enorme, almeno 10 piani. Pagò in fretta il tassista e si avviò verso l’ingresso. Dalla pulsantiera dei campanelli vide che solamente pochi erano occupati e che quello che con scritto SB, forse le iniziali di Sara, era all’ ultimo piano.
Suonò. Attese qualche secodo poi, non sentì nessuna voce ma la serratura scattò. Si diresse verso l’ascensore e premette il tasto dell’11 piano, l’ultimo. Quando arrivò si ritrovò su un pianerottolo ancora da rifinire, le pareti, appena intonacate, ancora non erano state ancora imbiancate; c’erano gli ingressi di quattro appartamenti ma solamente una porta, con un cartellino “E.B:”, era socchiusa.
Marco bussò poi, senza aspettare risposta, entro richiudendo la porta alle sue spalle. Appoggiò la baguette e la marmellata su un mobile.
Era un bell’ appartamento, signorile, con l’ingresso che accedeva direttamente ad un a grande sala al cui centro era un caminetto a quattro luci circondato da divani e poltrone. Una parete era completamente di cristallo e dava accesso ad una terrazza da cui si poteva ammirare un panorama completo della città. Marco notò a destra una porta socchiusa, vi si diresse ed entrò nella camera di Elena.
Restò immobile sulla soglia. Lei era distesa, completamente nuda su un letto enorme e ......
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