Un amore di zia - Capitolo 16 - Rossetto rosso fuoco
Data: 26/05/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Minstrel, Fonte: RaccontiMilu
... continuavo ad accarezzare il seno, le spalle, la schiena, e le sussurai: “Metti quello rosso fuoco zia”. Sorrise, mentre prendeva un piccolo tubetto cromato. Lo aprì, e il rossetto rosso uscì fuori in tutto il suo colore. Cominciò a stenderlo sulle sue labbra. Le baciai il collo, mentre le sussurrai: “Voglio fare l’amore con te in tutte le posizioni questa notte”. La zia con un gesto netto e preciso, quasi la pennellata di un pittore, incorniciò il suo sorriso con quel rosso che mi piaceva tanto. Chiuse il rossetto, e mi sorrise guardandomi nello specchio. Le sorrisi, sussurai: “Ti amo”, e mi alzai. La feci risedere. L’accarezzai il viso, poi la presi per i capelli, e dissi: “Prendilo in bocca, e fammi venire”. Chiusi gli occhi, mentre la bocca della zia ingoiava il mio cazzo. La sua lingua calda lo avvolgeva, la sua bocca lo stringeva, mentre piano entrava e usciva. Avevo le mani appoggiate alla sue spalle. La zia usava le mani per massaggiarlo, e per accarezzarmi le palle. Era una delle sue specialità il sesso orale. “Dio quanto sei brava!” ansimai mentre chiusi gli occhi. La zia si muoveva con un ritmo regolare, cercando di infilarselo dentro il più possibile. Continuò per lunghi minuti. Le accarezzavo il seno, il viso, le mie mani nervose vagavano sul suo corpo. Alternava momenti in cui lo accoglieva in bocca a momento dove lo leccava con dovizia. “Lecca, brava, non fermarti” gemetti. La zia continuava senza distrarsi. Era bravissima, e il mio orgasmo non era tanto ...
... lontano. La presi per i capelli, la girai verso di me. Mi abbassai e le diedi un bacio, e dissi: “Fammi venire nella tua bocca”. Le spinsi il cazzo in bocca, e cominciai a spingere. La zia era con la testa ferma, le mani sui miei fianchi per guidarmi nei colpi. Spingevo deciso dentro di lei, sentivo battere il mio cazzo sulla sua lingua. “Zia!!!!” ansimai mentre le stringevo la testa. Buttai un occhio al letto: lo zio sempre immobile. Un nuovo spasmo di piacere mi investì. “Ugh!! - gemetti - zia, voglio venire nella tua bocca”. La zia prese il cazzo con entrambe le mani, infilò la punta nella sua bocca. Cominciò a masturbarmi, mentre con la lingua lo accarezzava voracemente. Vedevo il mio sesso dentro di lei. Le labbra, rosse come il fuoco, lo accoglievano in un oceano di piacere. Sentivo i miesi sensi esplodere e salire fino al massimo. “Zia - gemetti con fatica - zia, ecco...” e sentii l’orgasmo scuotermi tutto. Gli schizzi di sperma colpirono la bocca della zia, mentre degli spasmi segnavano la fine. Mi appoggiai al mobile, senza forze. La zia deglutì, buttando giù il mio seme. Rimase qualche secondo a leccare, senza lasciare sprecata una goccia. Le accarezzai la guancia, rossa. Si alzò, e mi diede un bacio a stampo. “Mmm … sai del mio sperma” risi. La zia rise dandomi un colpetto: “Smettila di dire così”. Prese dal comodino una bottiglia d’acqua, per buttare giù quel sapore dalla sua bocca. La presi per la mano: “Qui, in cucina, bagno, soggiorno, camera mia?”. La zia ci pensò ...