1. Il caldissimo paradiso


    Data: 27/05/2018, Categorie: Lirica, Etero Autore: emmesoltanto, Fonte: RaccontiMilu

    Hakim &egrave stanco, come ogni volta che torna in Italia da Tangeri, la sua città. La ama con accesa passione, come tutte le cose che ama. E la odia, come si odia una madre infida. Sul balcone, fuma una sigaretta troppo lentamente e io lo vedo, altro, slanciato e forte, ricurvo contro il muro. I suoi capelli sono neri, una macchia scura nella notte e la sua pelle bianchissima. Mi avvicino a lui. Il mio fianco morbido si schiaccia contro la sua gamba dura. Odora di inchiostro, lui &egrave giornalista e odora di caff&egrave, tabacco e paese straniero. Solo per il suo odore lo desidero. Spegne la sigaretta piano e mi punta gli occhi nerissimi nei miei. Sento I capezzoli che mi si induriscono, come a volersi muovere verso di lui. �mi sei mancata, troppo. Tangeri &egrave calda. Ma caldo come il tuo corpo, la tua bocca, caldo come te, non esiste niente�. Mi stringe, tirandomi a se. Sento il mio seno grosso, che si schiaccia sul suo petto duro. Mi bacia, prendendosi il mio labbro inferiore te le sue. Poi cerca la mia lingua. Io, ansiosa, porto il mio pube verso il calore che viene dal suo. La sua mano scende piano sulla mia schiena, scivolando sulla seta del mio vestito attillato e segue il contorno delle mie natiche. Ne accarezza la curva sporgente , lì dove finisce la gamba, poi si gusta piano la forma soda e larga del mio sedere e segue il contorno dei fianchi. é già eccitato, lo sento. Porto le anche in avanti, e con dei leggeri movimenti circolari, struscio la mia vagina ...
    ... contro la sua erezione. Si eccita di più, mi stringe entrambe le natiche, con un desiderio quasi rabbioso, per far aderire I nostri sessi, nonostante I vestiti.Mi porta in casa e mi spoglia con foga. Mi slaccia il reggiseno e mi tiene lontana mentre cerco di avinghiarmi a lui. Mi guardi I grossi seni, a pera, con l'areola grande e bruna e I capezzoli duri da farmi male. Come ceco, ci passa sopra le mani aperte per sentire I capezzoli sul suo palmo. E riportandomi a se, mi tocca la figa con la mano aperta. �sei calda, caldissima�. Sono bagnata e la sua mano &egrave bagnata di me. Mi siedo sul tavolo. Gli prendo la mano dalla mia vagina e alzando la testa e stendendo il collo, guardo, gli lecco la mano con la voglia di sentire il sapore di me, come lo sente lui. Mi accarezzo I seni. Voglio si ecciti come non lo &egrave mai stato , ma lui non &egrave un avversario facile. Mi stende sul tavolo e mi passa le dita sulle grandi labbra. Sento il brivido delle sue dita che ne seguono il contorno e spero che le apra, che si spinga piu dentro. E invece le accarezza, le divarica un poco, si fissa a vedere il rosa piu rosa nelle sue profondità e mentre emetto un piccolo grido appoggia la cappella sulla mia figa.Lo desidero cosi tanto che il sangue mi scotta nelle vene. Ho bisogno di sentire il suo cazzo grosso e duro che mi apre la figa, che si crea spazio tra le mie carni caldissime e aprendomi mi riempe e la figa lo stringe, lo accarezza con le sue contrazioni muscolari, come per tenerlo ...
«123»