Al mare con Carlotta
Data: 27/05/2018,
Categorie:
Sensazioni
Lesbo
Autoerotismo
Autore: encolpio, Fonte: RaccontiMilu
... stato un problema trovarmi nuda davanti ad un’altra donna altrettanto svestita, ma quell’anno avevo le mie remore, il mio corpo era diverso, non più da bambina ma non ancora al pari di quello di una donna. Così ogni giorno ero riuscita a mandare avanti Carlotta e la mamma a fare la doccia prima, così da non farmi vedere senza esprimere la mia vergogna.Quel giorno però non avevo la scusa di lasciare loro sfruttare le due docce per prime.Mi ritrovavo così nello spogliatoio con Carlotta che sembrava non percepire la mia agitazione per quel momento. Velocemente mi ero torta il costume, dandole le spalle per nascondere il mio imbarazzo,chiaramente visibile dal rossore del mio viso e mi diressi in doccia.Ero decisa a fare il più infetta possibile e speravo di finire prima che Carlotta entrasse in doccia ma non fui in grado.Entrò nella stanza delle docce e per la prima volta quell’anno la vidi nuda. Quella visione che mi sarebbe dovuta essere così familiare mi scatenò una reazione sconosciuta: d’un tratto sentivo il sangue fluire al pube e le gambe farsi più tese, lo sguardo non poté fare a meno di cadere sul suo seno tondo ed i suoi capezzoli appena turgidi. Abbassai il capo imbarazzata mentre cercavo di sembrare disinvolta e continuare a lavarmi.Carlotta sorrideva e sembrava perfettamente a suo agio, guardava il mio corpo come se fosse del tutto normale e subito cominciò a complimentarsi, di come mi stavano crescendo le tette, di come il mio sedere era sempre più rotondo e di ...
... come il boschetto stava crescendo.Accolsi quelle parole con sentimenti contrastanti, lusingata dai complimenti ma umiliata dalla differenza che ancora si poteva vedere tra i nostri corpi.Carlotta sembrava leggermi come un libro aperto. Prese il sapone e cominciò ad insaponarmi le spalle mentre mi diceva di come quei cambiamenti fossero del tutto normali e di come non fossero ancora finiti, che il mio seno sarebbe diventato grande almeno quanto il suo. Mentre il suo insaponare ad accarezzare continuava e mi chiese dei ragazzi della spiaggia, se qualcuno mi piacesse o, con mia sorpresa, se qualcuna mi piacesse. Ero imbarazzata, non solo per la natura della domanda, ma anche perché non conoscevo la risposta. Poi continuò: “Hai mai baciato un ragazzo? Intendo un vero bacio, con la lingua…”Arrosii e sussurai “..no, mai..”.“Hai mai pensato a queste cose? Magari fantasticato su come possa essere posare le labbra su quelle di un altra persona, sentire il loro respiro nella tua bocca, la loro tiepida lingua accarezzare la tua..”Io ero sempre più imbarazzata, ma allo stesso tempo quelle parole quasi sussurratemi mentre le sue mani sfioravano il mio corpo mi stavano accendendo, sentivo un elevata pressione nella zona inguinale. D’un tratto mi girò verso di lei e continuò: “ Le sue mani sui tuoi fianchi..”, disse portando le sua mani sui miei fianchi e guardandomi dritta negli occhi con un sorriso complice, dolce e rassicurante.Il silenzio di quello sguardo mi spinse a rispondere alla ...