1. "PARIS" voluttuosa sottomissione


    Data: 27/05/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: maxherrscher, Fonte: RaccontiMilu

    ... mente, per vederlo e darsi da fare, poi lui l’aveva leccata fino all’orgasmo.Le aveva detto però che lei era ancora una ragazzina inesperta, e lei si sentiva tale vicino a lui, voleva veramente essere sua in modo totale (ogni volta lui la faceva sentire sempre più succube e le piaceva), le aveva chiesto lui una settimana dopo il loro primo rapporto, e lei aveva detto che era già sua non aveva mai succhiato nessuno e mai avrebbe pensato di essere sodomizzata, gli aveva offerto entrambe le cose.Lui, la voleva sottomessa ai suoi desideri, anche lei voleva essere sua in modo totale, come una schiava? Ecco la domanda, e lei aveva detto che sarebbe stata sua come una schiava!Ecco perché stavano partendo, lui aveva delle case di famigliari nel nord della Francia, in Belgio e Olanda, ed erano diretti laggiù, dove le disse ci divertiremo e non ci romperà nessuno.Infatti, dal suo appartamento aveva capito che era ricco di famiglia.Quella mattina, doveva raggiungerlo al suo appartamento, lui le aveva consegnato una lettera il giorno prima, le disse:”ho scritto tutte le istruzioni su ciò che devi fare, leggila, ed esegui gli ordini con precisione”.L’aveva baciata e le aveva detto: “se sarai qui domani allora saprò che sei decisa e pronta!”A casa alla sera quando era arrivata, non c’era nessuno, i figli erano fuori, allora andò in camera sua, il marito telefonò in quel momento per avvisare che aveva degli appuntamenti fuori Parigi, le disse che voleva salutarla perché non sarebbe stato a ...
    ... casa l’indomani e quindi non l’avrebbe salutata prima della sua partenza, era sempre molto formale lei lo ringraziò e riagganciò.Aveva fretta di leggere le istruzioni. Nel messaggio c’era scritto come doveva vestirsi, e come doveva viaggiare, avrebbe dovuto indossare un reggicalze e calze ( lei gli aveva detto di averne ma che non li usava da vent’anni), niente biancheria intima, niente mutandine niente sottoveste, niente reggiseno. Una gonna larga che si possa sollevare con un gesto, e una camicetta, che preparasse una valigia, per l’immagine di partire, ma al suo arrivo da lui l’avrebbero lasciata lì nel suo appartamento, non avrebbe avuto bisogno di nulla.Doveva lavarsi con cura prima di vestirsi e profumarsi, avrebbe preso l’autobus oppure il tram, niente tassì solo mezzi pubblici, avrebbe dovuto sollevare la gonna per sedersi in modo che il suo corpo nudo senta che tra lei ed il mondo non c’è nulla.Quando arrivava da lui e suonava, doveva dare tre squilli di campanello lunghi, due corti e uno lungo. Alle nove doveva essere lì, e attendere il tempo necessario che lui le aprisse, anche se doveva attendere mezzora, lei avrebbe atteso lì, davanti alla porta in piedi.Quando lui le avrebbe aperto, doveva dirgli che era la "schiava Lilì", ( sarebbe stato il suo nuovo nome) e che era a sua disposizione, avrebbe dovuto sollevare la gonna e fargli vedere se aveva eseguito le sue istruzioni prima che lui le permettesse di entrare.Ecco quella mattina aveva eseguito le istruzioni, e ...
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