Non più
Data: 28/05/2018,
Categorie:
Voyeur
Autore: Mima, Fonte: EroticiRacconti
Come si finisce in certe situazioni a volte è difficile da comprendere persino per chi le vive, troppo presi nella caotica vita moderna, rapiti dai ritmi di una vita frenetica che non lascia nemmeno il tempo di respirare. In pochi mesi ci si ritrova travolti dagli eventi, troppo spaventati per fermarsi ad elaborare razionalmente i fatti e ponderare le conseguenze, trascinati dall'istinto umano che, si sa, non è infallibile. E così alla fine, una volta sfiniti e senza più forze per mandare avanti quel treno in corsa apparentemente senza freni, arriva la fase del rimpianto e si pongono domande futili che non avranno mai risposta, come appunto “come ci sono finita io in questa cazzo di situazione?” Ed era proprio questa domanda che si poneva spesso Emma, incapace di spiegare logicamente le sue azioni degli ultimi tempi. Quattro mesi erano passati da quando aveva iniziato una relazione clandestina con il suo vicino, un omone molto più grande di lei che aveva fatto leva sulle sue debolezze, riuscendo a sfruttare il suo essere fragile per consolarla in modi a dir poco particolari. Inizialmente era tutto idilliaco, lei si sentiva sinceramente meglio e lui, una volta avuto quello che voleva, sapeva essere un bravo ascoltatore ed un ottimo dispensatore di consigli. In breve, erano diventati affiatati, si sentivano ad ogni ora e quelle passate nel suo letto avevano superato abbondantemente quelle solitarie della ragazza, tant'è che lui si riservo di darle una copia delle chiavi ...
... dell’appartamento, col monito però, di usarle solo sotto suo ordine. C'erano momenti, a questo bisogna dare atto, in cui entrambi si chiedevano dove avrebbe portato una relazione, se così vogliamo chiamarla, del genere, senza capo né coda né tantomeno un futuro delineato. L'unica cosa che riconoscevano entrambi era che assieme si sentivano bene, il tempo in quella stanza si fermava e tutto il resto, i problemi, le responsabilità e le conseguenze, venivano rinchiuse fuori, pronte però, a far di nuovo loro compagnia una volta finito il momento di idillio. Emma dal canto suo, non la considerava nemmeno una relazione, no, la considerava una valvola di sfogo che le permetteva di non crollare sotto tutte le pressioni che la sua vita le riservava. Non trovava il suo vicino attraente come i suoi coetanei e anzi, disprezzava molti lati del suo carattere. Le uniche cose che apprezzava di lui, erano la sua bravura nel riuscire a capire quali desideri richiedeva il suo corpo e la capacità di esaudirli come nessun altro uomo col quale era stata riusciva a fare. Quello del quale era all'oscuro, troppo presa com'era ad alzare la solita corazza difensiva verso tutto ciò che poteva coinvolgerla sentimentalmente, era proprio l'enorme buco formatosi su di essa, dal quale ormai era entrata una sorta di affetto verso quell'uomo, pronta ad ingigantirsi giorno dopo giorno. E così, quella dannata sera, quando Emma se ne rese conto, era ormai troppo tardi. Le cose tra loro non erano minimamente cambiate in ...