1. Escort


    Data: 30/05/2018, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Lesbo Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    ... per l�ennesima volta le sue zampacce presi la borsa e uscii per l�ultima volta da lì. Non ce la facevo più a sopportare quelle arpie e pensai che se proprio dovevo andare a letto con qualcuno non sarebbe stato per i pochi euro di stipendio che già mi dava il maiale.Sulla porta mi girai guardando fisso i presenti, fregandomene delle due o tre clienti in sala, e salutai così:- La mia amica sarà pure una puttana ma &egrave perché lei può e voi no: piccole, sciatte, scialbe, invidiose cretine che non siete altro. Fateglielo voi un pompino a quel porco prima di andare tutti a fare in culo �Tornai a casa decisa e euforica per il passo appena fatto che non ammetteva ripensamenti.Volevo parlare con Carlo, accennargli alla possibilità e invece fu lui a cominciare a parlarmi.In breve mi prospettò che il titolare del negozio dove prendeva il materiale per i suoi lavoretti, a cui dovevamo già un po� di soldi, sarebbe stato disposto a ridurre il debito o azzerarlo in cambio di �favori� da parte mia. Non fu nemmeno capace di chiamare le cose con il vero nome.Io, che mi ero preparata a parlargli della stessa cosa, anche se in altri termini, stetti zitta. In fondo era meglio se la proposta veniva da lui, mi sarei sentita meno in colpa e ne sarei uscita meglio nei suoi confronti fingendo di �accettare per amor suo�Così andai a letto col tipo, non una ma tre volte per estinguere completamente il debito.Nulla di particolare, era un signore di una cinquantina d�anni molto cortese, inflessibile ...
    ... nelle sue richieste (in pratica lo sborrarmi in bocca e farmi ingoiare) ma pulito. Riuscì a non farmi sentire troppo male la prima volta, vincendo il mio nervosismo con battute simpatiche e una specie di corteggiamento. Non ebbi problemi a accontentarlo, erano cose che già facevo con Carlo e devo dire che poi, alla fine, anche se non ci furono più contatti intimi, rimase mio amico.Il problema sorse quando Carlo mi chiese la stessa cosa per un altro creditore. Non ce la feci. Giuro che ci provai ma non ce la feci. Innanzitutto aveva un cattivo odore, indice di scarsa pulizia, poi il suo modo di fare era così antipatico, mortificante, pretenzioso che scappai a gambe levate da casa sua.Per calmare Carlo gli parlai di Maria Stella, senza farne il nome, e così, lui consenziente, la chiamai raccontandole tutto e chiedendole aiuto.In breve mi organizzò un incontro in hotel con un dirigente di una qualche azienda che era di passaggio in città e l�aveva contattata. Si premurò di spiegarmi bene come andavano le cose, come dovevo comportarmi. Soprattutto si raccomandò di essere sicura di volerlo fare e che si fidava di me mettendo in gioco la sua faccia come sponsor.Alle 21,00 precise bussai alla camera di Luca, questo il suo nome, trovando un quarantenne di non brutta presenza.Mi fece accomodare facendomi i complimenti per la mia bellezza, offrendomi da bere.Indossavo un abito elegante prestatomi da Maria Stella, ero fresca di parrucchiere e estetista (pagati da Maria Stella), non mi ...
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