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Il provvidenziale temporale estivo
Data: 31/05/2018, Categorie: Etero Autore: esme84
... percorre la schiena. Ma devo far finta di nulla. Continuo a guardare intorno alla ricerca di mio marito, ma permetto ad Andrè di accarezzarmi la schiena. Subito dopo Andrè preme le sue labbra sulla mia guancia. Andrè cerca di baciarmi sulle labbra ma io gli metto subito la mia mano sulla sua faccia e lui non riesce a baciarmi sulla bocca. Andrè, allora, si accontenta di baciarmi due volte sulla guancia. La mia eccitazione aumenta ma riesco ancora a controllarmi. Un istante dopo, la lingua di Andrè lecca il mio orecchio, mentre le sue mani scorrono sulle mie cosce. La mia intenzione è quella di tirargli un pugno sul naso, ma stranamente il mio corpo sembra gradire le coccole di Andrè. "Esmeralda è da tanto tempo che desideravo accarezzarti, baciarti..." ma non riesce a terminare il suo discorso perché io gli chiudo subito la bocca mettendo la mia mano sopra la sua bocca. Nello stesso istante una folata di vento fa cadere alcune sedie e alza la mia minigonna. Io cerco di abbassarla, ma il vento diventa sempre più forte e il mio tentativo fallisce. Andrè afferra un lembo della mia mini e io prendo l'altro lembo ed entrambi cerchiamo di far scendere il vestitino sulle mie gambe ma inutilmente. Il vento è talmente forte che i tavolini e le sedie volano via. Io e Andrè facciamo fatica a rimanere in piedi. Andrè si toglie la sua giacca e la appoggia sulle mie spalle. Io gli sorrido. Passano solo pochi secondi ed inizia anche a piovere. La temperatura è calata molto e inizia a ...
... fare freddo. Andrè mi stringe tra le sue braccia. "Adesso ti riscaldo io con il calore del mio corpo" mi sussurra ad un orecchio. Io gli accarezzo la nuca, mentre il rigonfiamento dei suoi pantaloni preme sulla mia coscia. Lui allarga la mia scollatura e mi bacia il petto. Dopo alcuni tentativi, la sua lingua avida e umida raggiunge i miei seni. Sento la sua saliva scorrere sui miei capezzoli. Decido di lasciarmi andare. Chiudo gli occhi e allargo le mie gambe. Andrè grida per la gioia e cerca frettolosamente di aprire la cerniera dei suoi pantaloni. Le sue dita si incastrano dentro la cerniera e, stavolta, grida per il dolore. Un fragore, un lampo accecante e qualche secondo dopo inizia anche a grandinare. I primi chicchi di grandine che mi colpiscono alla testa, mi fanno rinsavire. Io amo Gianfranco, non posso tradirlo. Andrè è ancora impegnato ad aprire la cerniera dei suoi pantaloni e la grandine lo ferisce agli occhi. Io ne approfitto per allontanarmi da lui. Completamente fradicia raggiungo la mia macchina. Sento in lontananza la voce di Andrè. "Dannazione. Non riesco ad aprire i miei pantaloni. Con questa grandine non vedo niente. Non riesco a tirare fuori il pene dai miei pantaloni. E la bellissima Esmeralda se ne è andata..." Mi faccio una bella risata, accendo il motore della mia auto e mi dirigo velocemente verso casa. Quando arrivo a casa, trovo Gianfranco seduto sul divano a guardare la tv. "Ma non dovevi lavorare?" gli domando. "Il maltempo ha comportato ...