1. La mia amica Silvana


    Data: 05/06/2018, Categorie: Sensazioni Lirica, Poesia, Altro, Autore: animaluce, Fonte: RaccontiMilu

    ... smettesse di vederla così le passava la sbornia sentimentale. Non immaginavo ancora la sua richiesta.- Marco, ci conosciamo da anni. Non ho bisogni di consigli ma sei la mia ultima possibilità e ti chiedo una cosa assurda� - rimase in pausa poi chiese di provare una volta il Plagium con me.- Non se ne parla! - replicai inviperito e poi attaccai - e poi che ne sai di Alessandra con me�?- Ho visto come ti guarda.- Stronzate. Ammesso che sia, non sono un cesso e che possa guardarmi lo capisco ma di qui a pensare che se schicco le dita me la porto a letto�- Finiscila. A me lei ha confidato: �Te lo immagini se Marco mi porta fuori una sera e poi vuole farmi salire a prendere qualcosa?�- Così ti &egrave venuta �sta trovata del Plagium? Non se ne parla Silvana!Attaccai rapidamente e, finito di succhiare dalla cannuccia il mio Mojito, tornai da Giorgio che mi aspettava visibilmente annoiato. Pagammo e ce ne andammo al bowling dove ci attendevano due donne conosciute al gruppo di fotografia. A me piaceva Clara - un po� in carne ma dei seni da svenirci su - mentre Giorgio andava in brodo di giuggiole per Irene, una creatura evanescente e senza forme, seppure con un viso grazioso. Le ragazze - dico ragazze ma trent�anni ciascuna - ci vennero incontro alla cassa mostrandoci che avevano già indossato le scarpette. Sembravano molto allegre e pronte alla sfida. Io e Giorgio proponemmo di fare squadre miste per non stracciarle ma ci risero in faccia. Cominciammo a prendere le palle ...
    ... colorate e farle rotolare con decisione, sicuri che avrebbero capitolato rapidamente.Dopo pochi lanci capimmo che non erano novelline, ridevano e si spalleggiavano riuscendo a stare al passo con noi. Alla fine non ricordo bene chi vinse (anzi confesso che furono loro per una manciata di punti) ma quella sera capimmo che non c�era nessuna speranza di vittoria su un altro fronte: quando Giorgio tentò di fare un po� il galante con Irene che faceva rotolare le palle con tanta leggerezza da sembrare una farfalla sospesa in pista, Clara lo guardò con una smorfia di disappunto. Poi le due donne si guardarono e scoppiarono a ridere insieme. Unirono le loro mani e ci guardarono sornioni. Cazzo, avrei ucciso quell�idiota di Giorgio, perché io un dubbio l�avevo avuto percependo in loro un qualcosa di diverso da una donna normale. Come un�ombra lontana sul viso e, forse era proprio il velo di tristezza antica che mi attirava in Clara. Il contrasto tra lo guardo malinconico, il seno florido e due occhi brillanti rendevano la ricciolina pelle bianca e lentigginosa irresistibile. Appurato che non c�erano più dubbi - lesbica - scoprii che l�idea di non avere nessuna speranza con lei era dolorosa.Decisi che avrei fatto bene a non rivederla ma, uscendo dal bowling, Clara mi chiese di vedere le foto del mio Safari in Kenia. Le avrei voluto rispondere che me fottevo del tramonto e del leone con la bocca aperta, ma lei mi guardava speranzosa. Maledissi di aver mostrato altre mie foto al club e mi ...
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