1. Doccia


    Data: 05/06/2018, Categorie: Etero Autore: pollo_ollop

    ... spugna in faccia e scappa! Ci prova almeno, la agguanto in tempo prima che esca dalla doccia, richiudo la porta e la stringo. Con una mano le stringo i seni mentre l’altra è ben piantata tra le sue gambe, non mi scappa. Ride “lasciami andare!” ma mentre lo dice muove il culo contro di me. Piego un attimo le ginocchia e spingo il mio uccello dentro di lei, sospira mentre spinge contro di me. Appoggia le mani al vetro e solleva il culo, lo spazio è poco, quando spingo si ritrova con la faccia contro il vetro, ride “la prossima doccia più grande però!” Le stringo i seni da dietro ed inizio a darci dentro, i suoi seni stanno perfetti nelle mie mani grandi, sembrano fatti apposta, ma scivolo, con tutto questo sapone, “ahia! Non ti appendere!” Mi aggrappo allora ai suoi fianchi, riesco a spingere meglio così, è come afferrare due maniglie, quanto mi piace prenderla così, posso spingere più forte. Non capisco gli uomini che preferiscono quelle ragazzotte scheletriche, dove ti aggrappi quando devi scoparle?! “guarda … che …. passiamo … al … di là … del vetro … se… continui … così!” Ci mettiamo a ridere mentre la tiro su e la stringo da dietro. “Prossima doccia molto più grande e vetri antisfondamento super ...
    ... rinforzati” Si gira, mi mette una gamba attorno ai fianchi e mi riprende dentro di lei, questa posizione è forse ancora più scomoda e pericolosa. Infatti subito le scivola il piede e finiamo per terra sul piatto della doccia, per fortuna non ci siamo fatti male, ridiamo come scemi “nei film sembra sempre tutto più facile però!” “guarda che l’attore medio è comunque molto più in forma di noi!” “ a me piace la nostra forma però” Si posiziona meglio ed entro di nuovo dentro di lei, siamo seduti una tra le braccia dell’altra, stringendoci forte. “più di così non possiamo cadere!” Inizia a muoversi mentre rivolge il viso verso l’alto, verso l’acqua della doccia che ci cade addosso. È bellissima! le prendo un seno in bocca, bevo l'acqua che gli scorre sopra. Mi prende la testa e la stringe contro il suo seno. La stringo forte anche io, mentre vengo dentro di lei. Rimaniamo ancora un po’ così sotto l’acqua. “Forse è il caso che usciamo? Tra un po’ mi spuntano le branchie!” Spengo l’acqua ed usciamo dalla doccia, ci mettiamo l’accappatoio. Andiamo in sala senza accendere la luce e ci accoccoliamo sul divano. Stiamo un pochino in silenzio al buoi a guardare le luci fuori dalla finestra “le bollette questo mese le paghi tu?!” 
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