1. Prima che sorga il sole


    Data: 07/06/2018, Categorie: Etero Autore: Svizzero85

    Ore 20.00: Si muoveva con calma, sazio, verso la sua camera d�albergo, la cena non era stata un granchè, classico cibo da congresso, spacciavano gli avanzi di magazzino delle ditte di catering per cibo raffinato. Gli era stato comunque piacevole rivedere vecchi compagni di studi e Parigi era sempre una città che meritava di venir visitata. Arrivato nella sua stanza si spogliò restando in boxer e accese la televisione buttandosi sul letto. La stanza era relativamente squallida e sguarnita, oltre al letto e un televisore quasi d�epoca c�era solo un piccolo cesso che gridava all�infezione genitale solo a guardarlo e una poltrona di colore verde acceso. Poteva permettersi molto di meglio ma come al suo solito aveva organizzato tutto all�ultimo minuto e ormai le stanze migliori nei migliori alberghi erano già state prese. Non era affatto di buon umore, si stava riprendendo da un recente intervento i cui dolori si facevano ancora sentire e inoltre si rimproverava di non aver adescato qualche ex compagno per un giro di bevute nei migliori bar della città come ai tempi dell�università, tornando a casa all�alba barcollando con magari un paio di madmoiselle de paris sotto braccio. Spense la tele con aria indecisa e si guardò attorno, la stanza gli sembrava ancora più squallida, guardò la camicia e i pantaloni che giacevano abbandonati sulla poltrona dal colore improbabile. Si decise.Dopo essersi alzato e rivestito tralasciando giacca e cravatta si incamminò nel corridoio verso ...
    ... l�uscita.Ore 21.00: Il locale era squallido, classica bettola di periferia dall�insegna scrostata, ma con la depressione incombente non si poteva permettere di fare lo schizzinoso. Entrò e si sedette a un tavolino ordinando una birra con un cenno al barista. Il locale era semi vuoto, riconobbe un paio di orientali ben vestiti a un tavolo che ancora portavano la targhetta di riconoscimento dei partecipanti al congresso ma fece finta di non vederli, di certo non intendeva dover sfoggiare il suo inglese stentato dal forte accento latino.Proprio quando cominciava a pentirsi dell�essere uscito la vide, era in un angolo e leggeva una copia di Le Monde che nonostante fosse di quella mattina sembrava del secolo precedente. Le ricordava qualcosa ma non riusciva a inquadrarla in un contesto, era una giovane donna bionda, capelli lisci, un lungo collo slanciato da cigno. Vestiva in maniera abbastanza sportiva nonostante l�inclemente clima autunnale parigino. Decise che il santo valeva la candela, prese la sua birra e si sedette al suo tavolo. Lei distolse lo sguardo dal giornale per lanciare un occhiata incuriosita e anche un po� intimorita a chi si stava sedendo di fronte a lei in quella bettolaccia. Quando gli occhi si incrociarono lui vide il suo viso illuminarsi, l�aveva riconosciuto! Ma perché lui non riusciva a ricordarsi di lei?�Monaco 2011, eri il relatore sulle encefalopatie del bambino tra gli 8 e i 24 mesi.� disse lei tutta d�un fiato in perfetto italiano.Lui non potè che fare una ...
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