1. 161 - Marina ingenua campagnola diventa troia maiala


    Data: 09/06/2018, Categorie: Etero Incesti Cuckold Sesso di Gruppo Autoerotismo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... giocano fra di loro e poi anche con me. Allora, Luigi, il più vecchio, aveva undici anni, Giuseppe nove e Antonio sei, io ne avevo solamente quattro. Si giocava nell�aia polverosa, sulla terra ricoperta di ghiaia irregolare che ad ogni nostra caduta, ci lasciava sulle ginocchia e sui gomiti ampie macchie striate e rossastre.Papà e mamma sopportarono che noi figli, appena giunta la maggior età, ci allontanassimo da quella casa, che offriva a noi giovani poche alternative di vita diverse da quelle di fare il contadino.Luigi e Giuseppe, aiutati economicamente dai nostri genitori, aprirono, nella vicina città, dapprima una bettola e dopo qualche anno un locale alla moda che oggi chiamano vineria. Antonio, scelse gli studi e con molta costanza e perseveranza riuscì a laurearsi in informatica e telecomunicazioni. Io, invece, mi diplomai e poi subito appresso conobbi un uomo che per alcuni anni condizionò pesantemente la mia vita. Mi piaceva moltissimo, bello come un Dio greco, con un carattere deciso e autoritario e una voglia di vivere e sperimentare tutto ciò che l�esistenza gli poteva offrire. In questa affannosa ricerca di situazioni sempre nuove, coinvolse naturalmente anche me e io, affascinata perdutamente di lui, mi lasciai trascinare a provare sempre nuove esperienze, che a suo dire avrebbero accresciuto il mio sapere e la mia poca esperienza della vita.Fu così che per alzare sempre l�asticella, lui una sera mi condusse in una zona buia in mezzo alla campagna. Posteggiò ...
    ... la macchina in un parcheggio dietro ad un cimitero. L�atmosfera era realmente spettrale. La fioca luce dei lampioni si rifletteva contro le alte mura del camposanto e formava su di esse lunghe ombre sinistre. Molte altre auto erano parcheggiate, i vetri parevano essere tutti appannati e si intuiva che all�interno c�erano altre persone. In fondo, appoggiati al muro, alcuni uomini si muovevano attorno ad un grosso fuoristrada.Lorenzo, mio marito, mi disse�..�Togliti le mutandine e vieni con me��..�Nel buio tentai di vedere l�espressione dei suoi occhi, poi lui con voce suadente ma ferma e decisa mi ripeté��..�Tranquilla, fai come ti dico, togliti le mutandine e seguimi, ti piacerà��..�Come un automa, un po� infreddolita, eseguii i suoi ordini. Mi prese per mano e mi condusse nei pressi di quel Suv, quindi mi lasciò lì e si allontanò di qualche metro da me.Dal buio, come se uscissero dal nulla, comparvero altri uomini, alcuni avevano estratto il loro pene e se lo masturbavano. Sentii molte mani sfiorare e lambire il mio corpo, attonita e irrigidita, gridai per chiamare il mio Lorenzo.Lui era sempre lì, poco distante, mi guardava e a sua volta si teneva in mano il cazzo scappucciandoselo lentamente.Gli sconosciuti mi sollevarono il vestito e me lo sfilarono febbrilmente, anche il reggiseno fu sganciato e tolto, ero nuda fra una decina di maschi infoiati. La porta del Suv si aprì e vidi dapprima una scarpa scura con il tacco dodici e subito appresso una lunga e sinuosa gamba velata ...