1. Sosta crudele


    Data: 10/06/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: maledesire

    ... visto: avevano qualcosa infilato nel culo che finiva esternamente con una cosa di plastica che dava l’idea di una coda di cane. Dopo aver preso due frustate ciascuno dal loro padrone, cominciarono a spompinare i cazzi dei due giovani già stuprati che gradirono immediatamente la cura venendo in poco tempo e riempiendo loro le bocche..
    
    Gli uomini incappucciati si spogliarono completamente mentre i due negri sputavano lo sperma raccolto con i loro pompini sempre sul contenitore dorato il cui liquido venne fatto bere a sorsate passando per ciascuno dei presenti.
    
    La ruota girò e arrivò il turno dell’ultimo ragazzo, sembrava il più giovane e urlava in inglese mentre il suo corpo si contorceva agli affondi dei due Magister che questa volta si alternavano sul suo culo lasciandogli la bocca libera di urlare. Avevo la pelle d’oca, alle sue urla si unirono quelle dei negri che venivano anch’essi impalati dai loro carnefici che nel frattempo si erano denudati..
    
    Dalla mia postazione potevo vedere bene i loro visi straziati dal dolore e dall’umiliazione, i loro occhi spalancati dal terrore e sentire le strane urla che emettevano dalle bocche spalancate. I muscoli della braccia ed i pettorali tesi e resi lucidi dalle gocce di sudore che scendevano lungo la pelle dei loro carnefici mascherati nello sforzo della penetrazione sfrenata e dell’eccitazione della violenza che compivano senza alcuna pietà.
    
    La scena mi faceva accapponare la pelle ma allo stesso tempo l’erezione mi ...
    ... faceva scoppiare il cazzo dentro i jeans. Me lo tirai fuori e inavvertitamente mi appoggiai su una cassa che scivolò verso il basso. La vidi cadere frantumandosi e temendo per la mia vita mi lanciai verso il basso saltando come un capriolo. Sceso mi fermai, rimasi in ascolto, mi sembrò che le urla avessero sopito il rumore della cassa visto che la violenza continuava imperterrita.
    
    Uscii dal mio nascondiglio ma venni subito bloccato, un enorme braccio mi prese per il collo e mi alzò da terra. Erano i due bikers di guardia. Non mi ero reso conto di quanto fossero enormi, due gorilla alti due metri: uno mi teneva alzato da terra soffocandomi come fossi un ragazzino nonostante sia tutt’altro mentre l’altro si abbassò e prese in bocca tutto il mio cazzo che nella fretta avevo lasciato fuori dai pantaloni e che stava ancora in erezione.
    
    Stavo soffocando mentre il mio cazzo godeva di quella lingua e della barba che mi raspava sulle palle. Quello che mi teneva bloccato allentò un po’ la presa lasciandomi finalmente respirare un po’ di ossigeno; mi sussurrò nell’orecchio qualcosa di incomprensibile in tedesco mentre con l’altra mano si insinuava nei miei jeans infilando brutalmente un grosso dito nel mio buchetto vergine e stringendo nuovamente la presa al collo.
    
    Un turbinio di emozioni, mancanza d’aria, paura della morte, dolore per la violazione della mia verginità, umiliazione, godimento di quella bocca calda...fu così che quando le dita divennero due svuotai le palle dentro ...