1. Pelle e seta


    Data: 10/06/2018, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: darth dominus

    ... mia lingua si impossessò di lei, leccate profonde e decise, portandola al limite del godimento, con un dito la stavo penetrando e mi fermai appena un attimo prima del suo orgasmo. �noooo, fammi godere, ti prego�.non smettere�. Le mie dita percorrevano la sua pelle, dalle gambe al collo, passando per i seni schiacciati sul tavolo in vetro, ma durò poco, la penetrai con tutte le mie forze e comincia finalmente a scoparla come si deve, la pausa aveva fatto un buon effetto anche su di me, �oooh si, finalmente�� era un sussurro ma era quello che aspettava, le mie mani aggrappate ai suoi fianchi, era talmente bagnata che quasi non la sentivo�.Il plug ancora infilato nel suo culetto rendeva più stretta la sua fighetta depilata aumentando sia per me che per lei il piacere. Il suo orgasmo arrivò in fretta con un urlo liberatorio, lasciandola esausta e ancora legata sul tavolo mentre io continuavo senza sosta, avevo preparato quel momento e volevo godere anche io, il ritmo aumentò fino al limite e finalmente la riempii di tutto me stesso, fermandomi poco dopo rimanendo in lei�.Mi abbassai per darle un bacio sul collo, uscii e mi sedetti per riprendere fiato. Lei era li, esausta e legata, il mio seme che colava tra le cosce e il plug nel suo ...
    ... culetto, le candele rosse sul tavolo avevano creato l�atmosfera nell�appartamento semibuio, i rumori della vita esterna arrivavano ovattati, eravamo chiusi nella nostra bolla , quando si calmò la sbendai, slegandole poi le caviglie e l�intricato gioco di corde che le tenevano le braccia dietro la schiena, l�aiutai a rialzarsi e le indicai un bagno, riprese i suo i vestiti e la sua borsa e sparì dietro la porta, con quella sensuale coda che le spuntava dal sederino, sentii l�acqua scorrere nella doccia. Mi ripulii nel secondo bagno e mi rivestii, dovevo sistemare l�appartamento. Quando uscì era in jeans e camicia, scarpe senza tacco e un filo di trucco, ma sempre bellissima�i nostri occhi si incrociarono ancora una volta, brillavano di una luce nuova, nessuno parlò per un attimo e poi purtroppo dovetti rompere il momento prendendo le chiavi e uscendo. Una volta in ascensore dissi solo �siamo in ritardo, devo riconsegnare le chiavi�, uscimmo dal portone e le diedi un leggero bacio sulle labbra, �corro a prendere i bambini, ti aspetto a casa�� mi rispose. Poco dopo, immerso nel traffico, mi arrivò un suo messaggio �la prossima volta cosa inventerai?, un sorriso comparve sulla mia bocca, accelerai per tornare a casa da lei il prima possibile. 
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