Osservami le gambe
Data: 10/06/2018,
Categorie:
Lesbo
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
Io vorrei veramente non scrutarti in quella maniera, costringermi di pensare a qualcos�altro, fare finta di nulla, eppure di te ho una sola immagine: le gambe lisce, potenti e rapide, così come se in fuga da qualcosa che comunque non può scampare, garantite, indiscutibili e sicure tanto da fare perdere la testa.In verità è da parecchio che t�osservo, perché tutto parte da lì: l�energia muscolare che s�irradia dalle cosce e scende giù, scaricando la prestanza come una corrente elettrica dalle ginocchia sino alle caviglie, assieme a quel passo svelto con i muscoli in tensione. Tu sei un fascio di sensualità elettrica che a volte mi lascia senza fiato, chissà se poi te ne sei realmente accorta: tu sei invero abbastanza morbida da poter corrompere agevolmente un uomo, certo, ma comodamente altresì una donna.Pe di più stamattina non rinunci al tuo solito caffè: lo bevi ristretto senza zucchero e bollente, perché entri nel bar con la tua valigetta nera, lo sorbisci lentamente alla giusta velocità, perché io possa gustare le tue labbra che si schiudono leggermente. Oggi sei più fuoco che mai: le mani non ti tremano ma il petto s�alza e s�abbassa con un ritmo più irregolare del solito, il seno ti spinge contro la camicetta appena aperta quel tanto da riaccendermi di nuovo:�Siete aperti questa sera?� - debutti tu.La voce è bassa, profonda, il tuo orologio segna le undici e trenta. Guardare e non desiderare, sì, ma che cosa? I tuoi trent�anni appena accennati, la ...
... piccola linea sottile vicino alle tue labbra, che mi enunciano comunicandomi che te la sei vissuta tutta con quelle mani lunghe quasi pennellate:�Certo, tutti i giorni tranne il martedì�.Tu sollevi lo sguardo, la tua occhiata è acqua e balsamo in un tutt�uno, mentre mi punti gli occhi dentro i miei. Io sono al momento scoperta, se al presente non ti sei accorta di come ti desidero, non te ne accorgerai mai più. Io le conosco quelle come te, perché giocano unicamente se hanno in mano un poker d�assi. Beh, con me ce li hai, e tutti d�un solo colore, rosso per l�appunto come le tue labbra. Appena te ne vai dal locale mi rendo conto che m�hai fissato per troppo tempo, perché fosse un semplice sguardo. Io corro forse con la fantasia? No, quella l�ho messa nel cassetto da parecchio tempo, esattamente da quando sbagliare è diventata una posta troppo alta da coprire.Ancora un solo istante e m� avresti ubriacato di te, della tua voce, del tuo calore. è strano come tu sia un corpo di cui conosco, immagino, desidero tutto, una mente di cui non afferro se non le sue estremità più evidenti, ma tutto quello che corre nel mezzo che cos�è? Tu sei quella che potrebbe fare di me una scimmia al suo volere, salvo che non prendessi in mano la situazione e fossi io il tuo carnefice, perché quando scruto l�orologio appeso al muro m�accorgo che ho passato tutto il pomeriggio facendomi bizzarri strani viaggi sul tuo conto, su d�una donna che non conosco, pensando a eventualità che ...