1. Legata alla Doccia III


    Data: 11/06/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Mia Sempre, Fonte: EroticiRacconti

    Mi piscio’ addosso, non in viso, ma sui seni, sul ventre, sulle cosce, non l'avevo mai fatto prima di allora, era una strana sensazione, piacevole, calda e poi era del Mio Signore pensai e rimasi immobile, con i polsi legati mentre sentivo scivolarmi addosso quel fluido dorato, vedendolo poi scomparire nello scolo della doccia. Leggevo sul suo viso la soddisfazione per il mio gesto di abbandono, finì sgrollando ogni goccia, si chinò su di me e guardandomi mi sussurrò: ” Sei davvero obbediente...Mia piccola troia adesso fatti legare appesa, voglio ammirare insaponare, sfregare e godere di ogni centimetro di questo corpo..alzati!..” Mi aiutò sollevandomi per i polsi lesi legati dalla stoffa, appena fui in piedi mi fece alzare le mani verso il tubo, tenendomi bloccata passò un lembo della cravatta sopra al soffione, mi appese così, braccia unite in alto e lasciando che solo gli alluci potessero appena sfiorare il piatto della doccia, accese l'acqua accertandosi che non mi piovesse addosso, miscelò la temperatura sentendola con una mano e intanto mi girò su me stessa con l’altra poi mi bloccò al muro dal collo, la presa non era forte. Un attimo ed arrivò l'acqua calda vedevo un po di vapore, era dietro di me sentivo il suo cazzo ancora duro sfiorarmi poco sopra le natiche. Indirizzò il getto caldo su di noi, appena fu soddisfatto della posizione scese con le mani sulla mia pelle bagnata e mi branco’ stretta ai fianchi costringendomi a piegarmi in avanti e portando il mio culo in ...
    ... fuori in modo che potesse pennellare le labbra della mia fica aperta con la cappella morbida, liscia e dura. Impugnava se stesso mentre l’acqua scorreva sui nostri corpi tesi, ero ovviamente colma di desiderio e lo cercai spingendomi indietro verso di lui che mi aiutò tirandomi forte a se, ero sospesa come senza peso, mi penetrò con un colpo secco, violento che mi fece gridare di piacere, continuò a sbattermi sempre più veloce, gli affondi erano duri, profondi e mi sollevavano ancor di più, sentivo il rumore dello scontro tra i nostri corpi. Lasciò la presa ai fianchi per stringere con la mano sinistra il mio seno, prima a mano piena poi torturando tra indice e pollice il capezzolo, intanto con la destra stava cercando il clitoride per scoprire la puntina e torturarla mentre continuava inesorabile a scoparmi, ero piena, godevo, sentivo Alex ansimare e gemere al ritmo dei suoi colpi. Credo che sentì arrivare il mio orgasmo sia dal gonfiarsi del clitoride, sia dal pulsare delle pareti interne perché si appoggiò al muro con le mani avvicinandosi al mio orecchio mi sussurrò: ” Ti riempio Mia piccola troia ..ti riempio”. Lo sentii pulsare caldo, sentii il suo grido liberatorio come quello di un animale e venni con lui stringendo forte il suo cazzo con le contrazioni dei muscoli, come se non volessi farlo uscire, sentii che si lasciò andare finalmente rilassando la testa sulla mia spalla, l’acqua calda ancora ci scorreva addosso, sciacquando via i nostri fluidi che uscivano copiosi ...
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