1. Una serata piovosa


    Data: 13/09/2017, Categorie: Feticismo Autore: SuFe_B, Fonte: EroticiRacconti

    ... asciugarglieli. Restarono comunque terribilmente freddi. Inoltre le scrocchiò le dita e le massaggiò la pianta. Tra una cosa e l’altra abbassò sempre di più i piedi di lei, fino a farseli appoggiare sul pube. I piedini di lei fecero ereggere il membro di lui, che si ingrandì a dismisura, facendosi notare nei pantaloni. I due si guardarono negli occhi e capirono telepaticamente il da farsi. Lui si slacciò e abbassò i pantaloni, così come le mutande, e liberò così il suo pene, tremendamente eretto e voglioso di piacere. Poi afferrò i piedi di lei e ne leccò avidamente ciascuna pianta, per poi inserire tra di essi il pene. Con l’ausilio delle mani li strinse forte, per farli rimanere chiusi e ben avvinghiati. Fatto ciò cominciò la masturbazione vera e propria. Lui spingeva il proprio membro fra i piedi di lei, mentre lei se ne stava beata sulla sedia a godersi i suoi piedi che venivano massaggiati dal pene di lui. Si continuò così per un po’ finché, colto dalla foga, si avventò su di lei e i due cominciarono a baciarsi appassionatamente. La prese in braccio e la fece sedere sul letto. Voleva aumentare la propria eccitazione. Prese dunque i calzini dal termosifone, ancora fradici di pioggia, e glieli fece indossare fino a metà pianta. A questo punto, prese il suo membro e lo infilò fra il calzino ed il piede sinistro di lei e cominciò così a masturbarsi. Ora il suo pene era a stretto contatto con il piedino affusolato di lei, tenuti insieme dalla calzina, umida e bagnata. Il ...
    ... piedino freddo di lei, il calzino bagnato non fecero altro che incrementare la sua eccitazione. Nel mentre che si masturbava con un piede, le leccava l’altro. Leccava anche quei morbidi calzini. Poi fece viceversa, si masturbò con l’altro e leccò quello lì. Quando si sentì sufficientemente soddisfatto, la prese e la fece girare prona, con le gambe ed i piedini alzati. Le sfilò le calze. I piedi erano tornati tutti umidicci. Glieli prese, li unì con le piante parallele e in mezzo ci mise il pene. Continuò dunque la masturbazione. Questa volta i piedi fusero quasi da vagina. Li brandiva a grandi mani, mentre in mezzo continuava a sbatterci il membro. Passò del tempo, poi li prese e glieli fece mettere a punta, allineati, e come sempre ci mise il pene in mezzo. Lei cominciò a masturbarlo autonomamente, così lui cominciò a stuzzicarsi con i suoi glutei. Li prese e li impastò con le mani, li strinse finché non fu vicino al piacere. Quando percepì l’arrivo dell’orgasmo, riprese i piedi in mano con prepotenza e continuò a sbatterseli sul pene, fino a quando effettivamente non venne. In quel momento, afferrò i pantaloni di lei e ne denudò il fondoschiena. I glutei sgusciarono fuori, enormi. Lui venne. Il suo seme schizzò fuori a grandi fiotti e il piacere per poco non lo fece svenire. Le sporco tutta la schiena, i glutei e i pantaloni. Si ricomposero. Lui soddisfatto cercava di riprendersi dallo spossamento dovuto al forte orgasmo, lei invece rimise i calzini ad asciugare e tornò ad ...