Il gioco più antico tra ragazzi, quello del dottore e le ammalate
Data: 12/06/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: mimmo51
... dopo pochi colpi venivo con abbondanza fiotti di sborra la riempivano e quando era piena usciva sgocciolando sulle sue caviglie, poi ci chinava e con la lingua mi puliva il cazzo delle gocce di sperma.che ancora fuoriusciva. Restavamo abbracciati per un po'per riprendere forza. Questi giochi durarono per un po' trovando sempre modifiche che portavano altri orgasmi . Poi un giorno Marta ci annuncio che di lì a poco dovevano cambiare città perché il padre era stato trasferito, a me e mia sorella dispiacquero molto, anche perché ci finivano i giochini erotici. Per qualche anno, due o tre, con mia sorella non ne parlammo più anche se i nostri occhi incontrandosi, volevano dire qualcosa, dormivamo ancora nella stessa stanza anche se mamma aveva comprato un separe e lo aveva piazzato tra me e mia sorella così non potevamo vederci, anche mia sorella era decisamente cresciuta aveva subito notevoli cambiamenti, aveva un bellissimo seno bello sodo a forma di coppa di champagne , un culo bello sodo due gambe lunghe e un figone fantastico, quando metteva i pantaloni si vedeva benissimo lo spacco della figa le labbra allargare da tanti giochi che facevamo infilando uno o due dita, qualcosa mi diceva però che si era procurato un vibratore bello grande e se lo infilava tutti giorni, lasciandolo dentro e ci camminava pure. Un pomeriggio d'estate io avevo diciotto anni e lei sedici, eravamo a letto per riposarci, i miei erano in camera loro ...
... con la porta chiusa sicuramente stavano scopando,chissà perché in estate si scopa di più il caldo dovrebbe conciliare il riposo invece tutti sudati si chiava in maniera bestiale.accostai la porta della stanza, mi fermai abbassandomi i pantaloni, diedi dei bei rasponi al mio cazzo, anche lui era molto cambiato lo volli portare alla massima dimensione, lungo 18centimetri e la cappella enorme pieno di caldo sangue pulsava, levai il separe e mi avvicinai a mia sorella era in reggiseno molto succinto e le mutandine ridottissime infilato tra le due chiappe un filo di stoffa che mettevano in risalto due natiche perfette da metterle a mo di cuscino. Mi avvicinai tenendo il mio cazzo tra le mani mi avvicinai alla bocca socchiusa e cominciai a sfregiarla tra le labbra carnose. Non si sveglio subito e pensai le sta piacendo decisi di infilarglielo più in profondità lei ebbe un sossulto apri gli occhi e rimase ferma non rendendosi cosa stava succedendo, di scatto si mese seduta e con uno sguardo feroce mi fulminò. Mi disse se ero impazzito, che tutto quello che abbiamo fatto dovevo dimenticarmelo, ormai eravamo grandi e quelli erano giochi si erotici ma erano cose fatte da ragazzini sporcaccioni. Io ero lì con ancora il cazzo in mano che la stavo ascoltando e che mi crollo tutto addosso, mia sorella mi aveva dato una bella lezione, perché ormai eravamo grandi persone formate e che dovevamo usare il cervello e non il cazzo come cervello..