Elena, il piacere della schiavitù
Data: 13/06/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: maxherrscher
... quale non voleva privarsi, allora Elena si scusò dicendo che forse aveva capito male. Andrea le ordinò di spogliarsi della divisa e di stendersi di traverso alle sue ginocchia, nel frattempo si era seduto sul bordo del letto.Elena obbedì e attese la punizione, lui la sculacciò ma senza guanto solo con la mano nuda e meno al lungo del solito, poi infilò le sue dita nel solco di lei, la penetrò nella sua intimità che era già bagnata, lei allora dimenò il culo, sapeva che a lui piaceva quando gli mostrava che gradiva le sue attenzioni.Andrea le ordinò di alzarsi, le disse mettiti in ginocchio sul letto, e non ti muovere, Elena obbedì, si aspettava che prendesse il paddle o forse lo scudiscio, restò in attesa con le natiche protese verso la porta, appena lo sentì giusto dietro di lei trattenne il fiato, era la prima volta che avrebbe subito la fustigazione senza la presenza di Lidia.Lui le disse: “conta i colpi”, pensava chissà cosa userà, ma sicuramente il paddle, arrivò il primo colpo, era lo scudiscio, lo sentì e s’irrigidì, lanciò un urlo, perché l’aveva presa all’attaccatura delle cosce con le natiche, che era uno dei suoi punti sensibili, appena si riprese, contò “uno”. Allora Andrea aggiunse ringraziami anche dopo ogni colpo e lei disse prontamente "grazie padrone”, altro colpo “ ..due, grazie padrone” al decimo Elena crollò sul letto dimenando il culo.Lui severo le disse “rimettiti in posizione” lei piangeva si mise a supplicare disse che non ce la faceva, lo supplicava ...
... di avere pietà non ce la faceva più, allora Andrea le disse, “non voglio più colpirti, voglio solo che tu stia con le chiappe in mostra” . Elena con fatica si sforzò e si rimise nella posizione, il piccolo Andrea si avvicinò lei cominciò a tremare allora sentì il tocco delle sue dita nel suo sesso che iniziava a toccarla e poi la penetrò con le dita. Quando oramai era ben bagnata, Andrea le Chiese “Elena sei la mia schiava?”, lei rispose “ si padroncino”. “allora, non vuoi disobbedirmi?” “No di certo padroncino” rispose Elena prontamente.“non osare muoverti” le disse Andrea, lei rimase in attesa con una certa ansia, non sapendo cosa avrebbe inventato, allora il piccolo Andrea penetrò in lei che era già ben bagnata per effetto della masturbazione, lei si riprese cercando di allontanarsi, ma lui le diede un pugno sulla schiena che la lasciò senza fiato, “non ti devi muovere o cercare di sottrarti, hai detto che non volevi disobbedirmi” allora Elena “Padroncino, vostra madre non vuole…” “zitta non dirai niente a nessuno, sarà il nostro segreto, non te lo scordare, e non disobbedirmi, pagheresti tu le conseguenze di questo comunque”.Elena si rassegnò e subì la penetrazione di Andrea, che arrivò anche a portarla vicino all’orgasmo, venne un po’ prima di lei ma continuò a pomparla anche dopo essere venuto, e così alla fine anche lei ebbe il suo piacere, anche se non così intenso, ma il ragazzo doveva ancora farsi, fra un po’ chissà in fondo c’era molto portato.Da quella mattina, ...