Elena, il piacere della schiavitù
Data: 13/06/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: maxherrscher
... le anche sul tavolaccio, il dolore era intenso, se non avesse avuto il bavaglio il suo urlo avrebbe lacerato ed impietosito il più duro degli aguzzini, stava oramai piangendo di disperazione, ma per Marilisa la punizione quella sera era finita. Le si avvicinò e le disse: “domani io verrò qui da te e tu dovrai aver preparato un bel discorso con il quale ti offrirai a me come schiava totale, e se sarò soddisfatta del discorso forse la tua punizione sarà più lieve di quella di oggi”.Poi se ne andò, dopo poco entrò una ragazza, che le lavò tutte le parti intime e la unse con una pomata dove era stata frustata, le tolse il bavaglio, e le disse: “è meglio che cerchi di dormire”, le mise una coperta leggera, e le abbassò la catene in modo che potesse stendere le gambe, le diede da bere una tisana calda, forse drogata, perché Elena si addormentò profondamente.L’indomani mattina, Marilisa entrò nella cella di Lidia, la quale era distesa sul pagliericcio, con una catena attaccata al collare fissata all’anello sul muro ma sufficientemente lunga da permetterle di muoversi, infatti, si era alzata aveva fatto i suoi bisogni nella turca, e si era lavata dal lavandino che era lì a fianco. Lidia aveva esperienza e sapeva che non c’era altro da fare in un simile contesto che sottomettersi, in fondo lei come padrona sarebbe stata altrettanto dura e severa di Marilisa, certo aveva sbagliato con Alex che era sempre stato con lei permissivo, e durante la notte ripensò alla sua iniziazione nel loro ...
... viaggio d’oriente, e si disse che se Marilisa saprà rifarle provare le stesse sensazioni, per lei ci sarà comunque il suo piacere, schiava o padrona per raggiungere il piacere non importava il mezzo e dovette ammettere con sé stessa che da quando faceva la padrona non aveva mai più goduto abbandonandosi al piacere come quando era stata la schiava di Lady Domina in quel locale di Hong Kong, e da allora tra l’altro anche Alex non la scopava più con la stessa intensità da quando aveva voluto il ruolo di dominatrice.Al momento in cui Marilisa entrò, Lidia si mise in ginocchio, con la testa che appoggiava a terra, e appena Marilisa le fu vicino, Lidia le baciò le scarpe. Marilisa le disse: “bene, ogni omaggio è gradito, ma attenta anche se uscirai di qui potresti tornarci in qualsiasi momento”, Lidia “ Si, mia Signora e padrona, sono la vostra umile e devotissima schiava e spero di trovare grazia ai vostri occhi, in modo che possiate degnarvi di usarmi, io sarò onorata di servirvi e di servire chiunque voi volgiate”.Marilisa parve soddisfatta, e disse alla sua amica “Olga, metti un guinzaglio al collare di questa schiava, la portiamo con noi per una prima prova”. Poi rivolta a Lidia “ seguici a quattro zampe, e non parlare mai, solo se sei interrogata potrai rispondere, hai capito bene?” “Sì, mia Signora e Padrona” rispose Lidia.Olga seguì Marilisa con al guinzaglio Lidia che le trottava dietro come un cane, entrarono nella cella di Elena, Marilisa si avvicinò e svegliò Elena che ...