1. Geniali competenze


    Data: 13/06/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    �Qualora dovessi transitare qua nei paraggi, vieni pure a trovarmi, il posto lo conosci già� - questo breve concetto mi ribadì lei, nella più recente occasione che la visitai.Tra noi due, invero, era sbocciata un�aggraziata intimità, una delicata confidenza, Daria aveva sciolto il matrimonio da svariati anni, malgrado ciò era abbastanza attraente e ampiamente desiderabile benché avesse superato i cinquantacinque anni d�età. Io, essendo di tredici anni più giovane, dinamico e idealista di lei, mi trovavo al presente affaccendato sul margine della divisione dalla mia attuale convivente, con il tenace proponimento di non farmi più implicare né trascinare in cronache e in gesta sfrenatamente ostiche e spinose, riguardanti tutti gli aspetti sentimentali. Da quel giorno in realtà trascorsero quattro mesi, prima che le mie attività mi convogliassero un�altra volta in quel centro abitato. Entrami ci eravamo però concretamente sentiti qualche volta al telefono in occasione delle festività comandate per scambiarci gli auguri, poiché dentro me era rimasta veemente e vigorosa la nostalgia di rivederla, sicché riacciuffai il suo numero di telefono dal prontuario dell�agenda e la chiamai:�Molto bene, se non altro non &egrave spento. Chissà, forse non &egrave in casa, mentre gli squilli si moltiplicavano a lungo� - rimuginai a lungo dentro me stesso, attendendo che lei rispondesse.�Sì, chi parla, pronto. C�&egrave sempre qualcuno che si diverte a importunarmi a quest�ora� - replicò lei ...
    ... piuttosto contrariata e infastidita.�Buongiorno dolcezza, ben ridestata. E� quasi mezzodì, il pranzo &egrave quasi pronto� - aggiunsi io in maniera giocosa e burlesca punzecchiandola dal torpore.�Scusami tanto Alberto, abbi pazienza, ma ho trascorso una nottata spiacevole, ho dormito male, sicché non mi sono accorta che fosse già così tardi. Dove ti trovi? - finalmente la riconoscevo, dalla sua indole sempre comunicativa, cortese ed espansiva.�Daria, ascolta, se hai modo d�affacciarti alla persiana, sarò ben lieto di regalarti il buongiorno di persona�.Rapidamente da dietro la persiana sbucò con la sua abbondante e rossiccia chioma. Ci volle qualche istante affinché gli occhi s�avvezzassero alla luce del sole, dopo la sua faccia s�illuminò con il suo giubilante e appagato sorriso, cominciando ad agitare la mano nel segno d�un gaio ed elettrizzato saluto.�Dai, sali di sopra, che ti preparo un caff&egrave� - vociò lei da lassù, ignorando che eravamo al telefono e che potevo sentirla perfettamente.Subito dopo scomparve dalla mia visuale, dopo un breve istante la serratura elettrica del cancello di ferro battuto scattò. Io entrai, percorsi le tre rampe di scale in pietra che conducevano al giardino della casa. Si trattava di un�abitazione signorile dei primi del novecento, una volta di proprietà d�una discendenza altolocata, tuttavia nel periodo postbellico era stata lottizzata in quattro abitazioni tutte concesse peraltro in locazione. Daria alloggiava là da oltre venticinque anni, ...
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