Fuoco sotto la cenere
Data: 13/06/2018,
Categorie:
Etero
Autore: samas2
... parole ti fanno ribollire, non dir di no. - Ma, non so, così all’improvviso, mi trovi impreparata. Avrei necessità di passare da casa per sistemarmi.Molto deciso, con tono concitato:- Vieni subito, non farmelo ripetere. Lo voglio, come del resto, lo vuoi tu. Sei o no la mia puttana?L’emozione per qualcosa di voluto, ma al tempo stesso temuto, mi prende violentemente, le gambe tremano. Esco dal luogo di lavoro in uno stato d’animo dominato dalla voglia dell’incontro ma offuscata da paura e vergogne. Le persone che incrocio sembrano guardarmi con la sottile malizia di chi conosce il tuo segreto. I sorrisi dipinti sui volti mi appaiono beffardi, perché sembrano indovinare il tradimento che mi accingo a compiere. Persino le ombre degli alberi del parco, che attraverso per raggiungere Umberto, mi scrutano occhiute. Finalmente giungo a destinazione.Suono il campanello.- Ultimo piano. Salgo.La porta è semiaperta, una morbida luce diffusa, filtra. Entro con il cuore in tumulto.Umberto mi aspetta: il suo volto mi appare tenebroso e bellissimo. Mi aiuta a liberarmi del mio Burberry e, più che baciarmi, sembra divorare la mia bocca, il mio collo. Forse sono Cappuccetto Rosso nella tana del lupo cattivo? Mi solleva di peso portandomi in camera da letto. Mi toglie gli stivaletti, i jeans, freneticamente.Osservo inerte, passiva, ma dentro di me sto bollendo lussuriosa.Apprestandosi a sfilarmi il collant scuro, il suo volto si avvicina ai miei piedi, e noto, sorridendo con imbarazzato ...
... compiacimento, le sue narici dilatarsi per catturare l’aroma così caratteristico del nylon delle calze a contatto con la mia pianta e le dita accaldate dalla lunga giornata di lavoro. La sua febbrile avidità, rallenta, fa una sosta, per gustare con calma questo acre, erotico, piacere olfattivo. Poi la sua lingua sulla pianta, sul dorso, si insinua fra le mie dita. Dalla mia bocca fuoriesce un risolino eccitato.Riprende a denudarmi frenetico, rabbioso. Stesa sul letto, sono abbandonata al suo volere, il mio volto avvampa, infuocato, però, mai quanto il mio sesso. Le mie belle tette si alzano e abbassano al ritmo di un respiro divenuto affannoso. Il bel viso di Umberto appare adombrato da una sorta di noia, di disgusto in contrasto con il fuoco bramoso dei suoi occhi neri.Provo un po’ di paura per la situazione in cui mi trovo: andrà tutto bene? Poi mi lascio andare; mi strizza le tette torturandomi i capezzoli; fremo, quando allargandomi le gambe, il suo palmo si appoggia fra le mie cosce, sulla figa liscia, depilata, zuppa per il piacere che sta provando e ancora di più per quello che l’aspetta.Ora il suo naso, le sue labbra e la lingua toccano, gustano, annusano il mio sesso e il liquido del mio piacere. Il clitoride titillato, leccato, succhiato mi fa impazzire. Provo un godimento grandissimo, e siamo appena all’inizio!E’ sopra di me con il suo corpo muscoloso, levigato, e quando mi penetra violento col suo cazzo, duro, imponente, allargandomi, squartandomi, mi sento ...