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Data: 15/06/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Dacom70
... dai fini lineamenti dove nulla è fuori posto si ferma davanti a me, si china, penso, spero che mi voglia baciare ed io ero pronto ad accogliere la sua bocca ma con il suo dito si frappone tra il mio desiderio e i suoi piani poi un sibilo sussurrato come monito a stare fermo e le sue parole come schiaffi -: Non toccarmi altrimenti finisce tutto:-
“Conseguenza primordiale
una tela da riempire
con l'umore e il tuo sapore”
Sento il terrore causato dallo sconforto di non poter liberare tutto quell'accumulo di energie che senza il volere della mente spinge da dentro, non lascia spazio al fiato, occupa il tuo corpo che vorrebbe esplodere. Un animale chiuso in gabbia che non vede l'ora di dimostrare la sua potenza, costretto a fantasticare sulle linee del suo corpo, di immergersi dentro al solco del seno, di ubriacarsi del suo odore, di leccare il suo sudore, di perdersi nella culla morbida del suo addome e di tuffarsi dalle lunghe gambe per precipitare nell'abisso, senza rete, senza un domani. La vita poteva essere solo qui, adesso. Mi ritrovo a combattere contro me stesso a reprimere la mia voglia che cresceva indomita con la speranza di incorniciare l'ultimo quadro di un ritratto di donna che rimarrà sospeso tra le molteplici varianti che ne deformano il soggetto. Sei qui, davanti a me che ti lasci guardare consapevole della mia frustrazione, mentre sfili un guanto mettendo a nudo la tua mano come se fosse un tesoro da custodire tra i tuoi segreti. Sei nuda, ma quella ...
... mano ha rapito la mia attenzione, mentre si sposta a cercare il collo e seguire le linee che ti portano al seno. Voglio essere la tua mano, io sono la tua mano.
“Non il corpo ne parole
solo luce di energia
poi calore che ci fonde”
Che fai ora? Vedo tendersi i tuoi muscoli mentre sfiori la tua pelle. Perchè fai questo, ti avvicini con il viso, il guanto stretto tra le tue labbra, lo prendi, scivola sulla lingua e lo appoggi sulla mia bocca che cerca il tuo sapore. No, non bendarmi ti prego, ti giuro che non ti tocco, non sparire. Il gioco diventa crudele, seduto su un divano con gli occhi oscurati da un guanto di seta a negarmi la vista, l'unica cosa a cui rimanevo aggrappato mentre il corpo supplicava le sue attenzioni. Solo il silenzio mi confermava la sua presenza. Altri sensi entrano in gioco, la musica dei suoi respiri, l'odore della sua voglia, il calore di una donna che giocava, felice di farmi impazzire. Ora sei vicino quasi a sfiorarmi poi ti allontani a contemplare la mia eccitazione, un soffio vicino al collo, mi fece trasalire, aria bollente come il garbino su una spiaggia deserta e le sue dita sulla mia bocca. Uno spasmo per la sorpresa di sentire la sua pelle su di me anche solo un dito che seguiva il mento fino al collo poi giù a cercare il bottone della camicia, era lava incandescente che tracciava un solco indelebile ed io esausto per lo sforzo di rimanere immobile per la paura di perderla di non sentire più il suo calore ora così vicino tanto da ...