Clistere dall'insolito finale
Data: 17/06/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: pixel
... qualche anno l’infermiera prima di lavorare al negozio di mamma. Non sapevo più che dirle, sarei volentieri scappato ma non mi sembrava il casa di fare figuracce, il tempo di preparazione volò in un battibaleno, lei mentre armeggiava tra la cucina e la camera parlava di alcune trattorie sul Po prima di Cremona e dei loro golosi menù, ad un tratto mi chiamò “”vieni pure è tutto pronto “ andai in camera da lei, sul mobile un vassoio con sopra due grosse pere arancioni sovrastate da due inquietanti beccucci neri piuttosto grossi che terminavano con una più grossa oliva allungata per agevolare l’ingresso, a fianco un aggeggio strano sembrava una pallina da ping pong con un tubicino che terminava su un basamento, sembrava più un giochino da sexyshop che da infermiera, a fianco il classico lubrificante della Durex per massaggi e una scatola di guanti in lattice. Prego togliti pure calzoni e boxer e mettiti a quattro zampe sul letto sopra il grosso asciugamano mi disse con voce calda e sensuale, avevo capito che mi ero messo in un “cul de sac “ e il cul era mio ! lei prese i guanti in lattice se li mise cambiando espressione del volto, aveva assunto un'aria soddisfatta, prese il lubrificante si unse le dita e incominciò a spalmarlo sul mio buchino con molta delicatezza, continuava a roteare intorno al foro senza mai dare l’impressione di voler entrare, era palese che stesse giocando, il movimento era gradevole, intrigante, stavo scoprendo una mia zona erogena, lentamente mi ...
... stavo lasciando andare, più mi lasciavo andare più sentivo il suo dito aumentare di pressione di tanto in tanto come volesse entrare, mi veniva voglia che questo accadesse, l’attesa fu lunga e alla fine il dito entrò con decisione nelle mie viscere, emisi un gemito di piacere, ero completamente in suo potere, il secondo dito mi fece capire che essere penetrato da una donna era davvero piacevole. Il gioco lo fece durare parecchio, ormai a cazzo duro e completamente scappellato avrei accettato qualsiasi cosa da Emilia, ero entrato in un'altra dimensione dell’erotismo, mai in vita mia avrei immaginato di sentire la cannula di una peretta entrare piacevolmente nelle mie viscere, il caldo liquido scivolare nelle mie budella creando fastidio e piacere di pari passo, più saliva la camomilla più il mio cazzo diventava durissimo e sensibile, lei lo sapeva, lo vedeva, mi stava portando dove voleva, verso un orgasmo involontario, pilotato a suo gusto e piacimento, la prima pera finalmente finì e mi ritrovai praticamente ad un soffio dall’esplosione in tutti i sensi, sia intestinale che sessuale. Sfilò la prima pera dal culo con dolcezza, con molta, molta calma prese la seconda appoggiando la cannula al buco senza entrarvi, me la stava facendo sospirare, poi ad un tratto sottovoce chiese “ la vuoi vero ?” non ebbi il tempo di rispondere nemmeno un soffocato si, la pera era di nuovo dentro di me, questa volta però mentre la camomilla entrava la cannula continuava a muoversi portandomi ...