Lo sguardo di Papà
Data: 20/06/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Vinni, Fonte: EroticiRacconti
Me ne accorsi una sera a tavola, avevamo appena finito di mangiare la cena, mia sorella maggiore Francesca era piegata a cercare qualcosa sotto il lavello della cucina, aveva un pigiamino leggero che aderiva perfettamente al suo bel culo, mettendolo bene in evidenza, sentendomi un po' in colpa per averle guardato con interesse le cosce, stavo per tornare a guardare la tv, quando mi accorsi che anche mio padre stava guardando nella medesima direzione, con lo stesso interesse, anzi lui aveva pure un sorrisetto idiota e seguiva il posteriore di mia sorella senza alcun pudore, la scena durò pochi secondi, mia sorella non si accorse che l’avevamo scrutata, e mio padre non i accorse che io avevo visto il suo sguardo perverso sulla figlia, la scena mi turbò non poco, mia sorella, più grande di me di tre anni era veramente una bella ragazza, bionda, magra e piacente, aveva 23 anni e un carattere pessimo, sempre perfettina, sempre con la sindrome della prima della classe, non andavamo proprio d’accordo, stavamo sempre a litigare, lei era la preferita di mamma e più volte aveva fatto la spia su quello che io combinavo in giro, non vedevo l’ora che finita l’università se ne andasse di casa, tutt’altro rapporto avevo invece con Valentina la più piccola della casa, la preferita di papà, che di anni ne aveva appena compiuti 18, sempre bionda ma più bassa e pienotta aveva un carattere travolgente, in generale era meno carina della più grande, ma proprio il culetto era il suo forte, ...
... casinista e sbadata peggio di come ero io, era la mia amica ideale, a lei rivolgevo tutto l’affetto, conosceva tutti i miei segreti e spesso ci trovavamo a parlare di sesso e delle nostre esperienze con i relativi partner senza tabù e con dovizia di particolari, avevo avuto delle storie con delle sue amiche che spesso mi presentava lei stessa e poi mi dava le giuste dritte per entrare tra le loro gambe, e mi riportava le confidenze che le facevano dandomi una mano a fare bella figura con le suddette ragazze, tra l’affetto e lo scherzo spesso schiaffeggiavo il suo culo, alle volte lo palpavo proprio, sapendo dalle sue confessioni che preferiva i rapporti anali, in effetti spesso ero fuori luogo, e lei me lo faceva notare sottraendosi alle mie carezze ed apostrofandomi come “maiale”, ma la cosa era sempre nell’ambito del gioco innocente tra fratelli, tuttavia, lo sguardo che papà aveva rivolto alla figlia era tutt’altro che innocente e mi diede da pensare che forse il tarlo dell’incesto è insito in ogni maschio, e quando si ha a che fare con delle belle ragazze non c’è morale che tenga. Di questi turbamenti ne parlai a telefono con Sara, la mia pseudo fidanzata, o finta fidanzata se vogliamo, il rapporto era difficile da inquadrare, in pratica io e lei scopavamo, spesso e volentieri, ma non eravamo fidanzati, lei adorava il mio cazzo, grosso e nodoso era la gioia di tutte le donne, in realtà le piacevano le mie palle, io non ci avevo mai fatto caso ed in fatto di coglioni l’esperta ...