Lo sguardo di Papà
Data: 20/06/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Vinni, Fonte: EroticiRacconti
... doveva essere lei, ma gli piaceva succhiarle, stringerle fino a farmi male e poi leccarle finché non le venivo addosso, non c’era alcun obbligo di fedeltà o di frequenza, starle dietro era praticamente impossibile, era figlia di un importante politico, roba grossa, parlamento o giù di lì, ed era una vera e propria zoccola laureata, pur avendo la mia stessa età, 21 anni, aveva già tette, culo, naso e bocca rifatte, la conobbi a scuola guida, tra il corso di teoria e le guide si scopò sia l’insegnate che l’istruttore, entrambi molto più grandi noi, senza contare me e altri due ragazzi del corso, più una parentesi saffica con una troietta lesbica che si stava prendendo la patente per la moto, Sara era così porca e disinibita che quando le dissi che mio padre aveva guardato il culo a mia sorella la prese a ridere, dicendomi che anche il suo di padre, aveva sguardi lascivi nei suoi confronti, e che approvò di pagargli l’intervento alle tette solo a patto che poi lei, gliele avesse fatte vedere, mi disse in pratica che il padre non attendeva che un suo segnale per saltargli addosso, oltre ad avere in pratica a stipendio varie prostitute e transessuali, che a quanto pare frequentano di continuo i palazzi del potere a Roma. Io ero sconvolto, non so se più per la rivelazione incestuosa o per il modo in cui oramai si fa politica in Italia, ma a quanto pare non dovevo preoccuparmi dell’episodio. Un bel po' arrapato e voglioso di continuare a parlare dell’argomento, andai in camera di ...
... Valentina, la sorella più piccola, la trovai che parlava a cellulare con un’amica, andava su e giù per la cameretta, stavano litigando per qualcosa successa il sabato passato, in chissà quale locale e per chissà quale motivo, l’abbracciai da dietro, era intenta nella conversazione e non si curò di me, cominciai a darle dei bacetti dietro il collo, e nel frattempo le massaggiavo le spalle, lei si lasciava fare e devo ammettere che la cosa mi piaceva, provai anche a strusciarmi con il pacco sul culo, il suo andare avanti e indietro non aiutava, ma un paio di stoccate tra le chiappe riuscì a centrarle, lei finì la telefonata, continuava a parlare del litigio ripetendo quanto stronza fosse l’amica, ma si fermò di scatto quando le mia mani le scivolarono sul culo stringendolo ed allargando le chiappe:”Marco ma che cazzo fai?” Ed io ridendo come un matto:”Finalmente te ne sei accorta che mi sto strusciando come un lumacone, mi sono fatto una palpata di culo da re, dovrei correre in bagno a masturbarmi ahahahahah!” Lei facendo un sorrisetto tirato:”marco sei un maiale, tutti uguali voi uomini, secondo te perché stavo litigando con la mia amica, quella troia ha fatto la gatta morta con il mio fidanzato, ed ha pure il coraggio di negare”. Io le dissi:”richiamala e spiegagli che non è così che ci si comporta”. Lei si riattaccò al telefono ed io mi riattaccai al suo culo, stavolta però lei lottava per tenermi lontano ed io insistevo facendole la linguaccia ed il solletico, alla fine mi ...