1. Una gran donna


    Data: 20/06/2018, Categorie: Etero Autore: gheri2016, Fonte: Annunci69

    ... delicato massaggio sul pacco accompagnato da una slinguata dentro l’orecchio, cosa che mi provoca sempre reazioni incontrollate, ma soprattutto istantanee e selvagge.
    
    Poi guardandomi neglio occhi con fare a dir poco sfacciato:
    
    “Scusi signorina, può venire un attimo? Vorremmo il suo parere.” E scostò la tenda
    
    Quando apparve, notammo subito il suo più totale imbarazzo, ma tentò di dissimularlo con tono professionale, un po’ scocciato, come per autodifesa.
    
    “Non le sembra che la cinquanto gli tiri un po’? Vede come l’elastico dell’orlo stringe?” Ed infilò un indice birichino fra il mio corpo e l’elastico delle mutande tirandolo verso di lei e facendo apparire in tutta la sua magnificenza la mia erezione che stava diventando colossale.
    
    A quel punto la ragazza avvampò ed anche io, pur eccitato oltre misura, ero in pieno imbarazzo, non sapevo cosa fare. La ragazza da una parte fissava il mio cazzo che tendeva paurosamente gli slip, dall’altro stava forse pensando di buttarci fuori all’istante.
    
    Ma mia moglie ci sorprese entrambi, capendo al volo la situazione:
    
    “Ascolta, non vogliamo infastidirti, né fare qualsiasi cosa che urti la tua suscettibilità, quindi solo una tua parola, prendiamo gli slip, li paghiamo e ciao. Scegli te.
    
    Ma ripeto non faremo mai niente che possa darti noia”.
    
    La commessa era ancora più attonita, ma quando incrociò il mio sguardo ancora più attonito del suo, capì che la situazione non era pericolosa, il mio imbarazzo era la prova ...
    ... che anche noi eravamo alla prima esperienza di tale situazione.
    
    Non so cosa accadde in quei momenti, che mi apparvero interminabili, poi guardò l’orologio e disse con grande semplicità:
    
    “Vado a chiudere il negozio per la pausa pranzo” .
    
    A quel punto stavo per venire, bastava un solo gesto ed avrei riempito le mutande di sperma, non so come feci a resistere.
    
    Chiusa la porta tornò da noi e si mise in piedi, immobile, come ad aspettare un ordine.
    
    Mia moglie prese allora a scorrere lentamente la mano sul mio cazzo, mentre la guardava con espressione lasciva.
    
    Poi con un gesto plateale lo fece saltare fuori nel vero senso della parola, visto che ando a sbattermi violentemente sulla pancia.
    
    “Visto che cazzo si ritrova il mio maritino? Voglio sparargli una sega, la sega più bella adella sua vita, di fronte ad una ragazza splendida che si masturba per questo cazzo. Dai, non mi dire che non hai voglia di farti un ditalino, qui davanti a noi!”
    
    Alzava ed abbassava la pelle del mio uccello quasi con violenza a volere sottolineare la potenza della sua sega, mentre io stavo per sborrare, ma poi d’un tratto si bloccava. Prese dalla punta il liquido spermatico che quasi gocciolava e lo passò sulla cappella, facendomi gemere. Ero in trance.
    
    La commessa a quel gesto si lasciò andare, si sfilò la camicetta e si strappò il reggiseno, mostrando un paio di tette da urlo. Si mise a sedere sullo sgabello a gambe larghe ed iniziò a strizzarsi i capezzoli ed a godere con dei ...