Nubi nella tempesta
Data: 21/06/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Icepick7
Il seguente racconto è provvisto di un linguaggio abbastanza crudo, ma senza ricadere nella banalità o in descrizioni grottesche. Pertanto invito alla lettura chi ama questo tipo di modi di raccontare e in generale a chi piace leggere racconti diversi dal solito.
Buona lettura!
L'angolo di quella gelida e squallida stanza d’hotel era ormai diventato troppo stretto per l’indifeso Giuseppe.
Era ormai scaduta l'ora, come pattuito, e la stanza doveva essere lasciata.
Ma come poteva egli lasciarla?
I suoi torbidi pensieri erano indirizzati ad altro, a nulla di preciso, come per compensare quella vuotezza ed inadeguatezza che aveva lasciato quell'uomo, che poco prima aveva amato.
E giaceva lì, inerme, tremando come fronde percosse dalle incessanti sferzate di un uragano, forse per la vergogna, forse per il freddo.
Il silenzio e i pensieri di Giuseppe furono rotti dal frenetico e snervato bussare alla porta in quel tempio dell'amore.
Era il proprietario dell'hotel.
Senza ormai un briciolo di dignità e funestato dai suoi pensieri, Giuseppe si alzò dal fradicio angolo in cui era rannicchiato per andare ad aprire la porta, che con il suo frastuono aveva intontito il ragazzo.
Aprì allo sconosciuto, e in fondo al cuore sperava che fosse il suo amante di quella notte, che tanto voleva e bramava, non curante della situazione che si celava alle sue spalle .
L'uomo (Francesco da qui in poi) spinse con vigore la porta, infastidito dalla lentezza del ragazzo ...
... ad aprirgliela, e gli si presentò ai suoi occhi una persona, che, sebbene gli stesse sorridendo e nonostante il suo ingenuo viso, era totalmente privata di qualsiasi riparo o barriera che potesse coprire le sue indifese e giovani vergogne, mentre stava lì fradicio a fissarlo, come se fosse stato preda di un incantesimo.
Fradicio di qualcosa che l'uomo non riusciva a spiegarsi e che pizzicava il suo naso con un tanfo indefinibile, ma che lasciava intendere bene ciò che fosse in realtà .
Lo shock fu improvviso nella mente di Francesco, quando realizzò il tutto, caldi e perversi insulti si scagliarono sul vellutato giovane, che a dire il vero suscitarono un effetto inaspettato in Giuseppe.
Qualcosa dentro di lui si mosse e con esso il suo corpo si scosse, in una serie di convulsioni che andavano sempre aumentando di intensità. A questo punto il viso del giovane cambiò: il suo volto perso e disorientato divenne rosso dalla vergogna e lievemente eccitato, forse per il ricordo del possente uomo che aveva da poco lasciato o perché semplicemente amava essere trattato così, in un turbinio di emozioni che lo mandavano fuori di testa.
Francesco capì tutto, ma l'indifferenza si palesò sul suo volto, seppur in mente non lo fosse totalmente, si addentrò nella camera gelida e vide cose che nemmeno nei suoi pensieri si erano mai annidate, e che con una donna non aveva nemmeno immaginato di fare.
Senza dire una parola, prese il ragazzo immobile dinanzi alla vita e alla porta, lo ...