1. Nubi nella tempesta


    Data: 21/06/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Icepick7

    ... trascinò in mezzo alla stanza e lo gettò a terra, in quella pozza di indefinito schifo , che tanto aveva rallegrato il giovane in precedenza.
    
    Si guardò ancora intorno , si aprì la patta dei pantaloni e sguainò il suo organo con prepotenza, lo puntò al giovane e lo ricoprì con le uniche attenzioni che Giuseppe aveva mai ricevuto in vita sua, e le uniche che desiderava ricevere.
    
    La camera si era fatta ancora più fredda, il gelo nel cuore del ragazzo era sempre lo stesso, ma dentro un fuoco lo avvolse e lo fece avvampare.
    
    Giuseppe già lo amava, bastava qualche attenzione e concedeva il cuore a chiunque, illudendosi ogni volta che potesse colmare il suo vuoto, così era successo ormai un'ora prima con quell'uomo che credeva di amare.
    
    Ma era tutto inutile.
    
    Sperava che fosse diverso questa volta, ne era convinto a tal punto che si alzò dalla fogna e si elevò a cercarlo, come per redimersi dello squallore in cui riversava.
    
    Cercò la sua mascolina bocca per una conferma al suo amore neonato, ma uno schiaffo un pieno volto e tornò nella melma, nell'abisso da cui non riusciva più ad emergere.
    
    E lì rimase, nuovamente fradicio, qualche lacrima si mescolava al liquido che aveva sulle rosee guance, ingenue e ...
    ... percosse.
    
    L'uomo lo guardò con disprezzo per alcuni istanti, vide il vuoto che albergava negli occhi di Giuseppe e ne rise, pronunciando quelle stesse parole che aveva sentito poco prima.
    
    Il suo destino era quello, si illudeva a tal punto di compiacere uomini disincantati e donando loro il cuore, a qualsiasi prezzo, per essere umiliato ogni volta allo stesso modo.
    
    Ma Giuseppe non sapeva e non cercava il rifiuto, o semplicemente non voleva rimanere un'altra notte da solo, voleva essere amato e voluto.
    
    Ora non era la vergogna dello schifo in cui ristagnava o della nudità del suo fragile corpo a renderlo turbato, non si fece capace del rifiuto. Credeva che l’amasse. Che fosse lì per lui.
    
    Che quello che aveva fatto era la prova del suo amore.
    
    Ma l'uomo si richiuse la porta alle spalle e godette a vedere quella scena, il cuore di Giuseppe ricadde nel freddo di quella stanza e i suoi pensieri tornarono torbidi.
    
    Nel fioco chiarore della squallida e ormai umida stanza rimase Giuseppe, strisciando nella melma che tanto aveva amato e desiderato, e in quella stessa solitudine che sempre l'aveva accompagnato, si abbandonò al destino e al suo amore appena svanito, trascinandosi fino al suo angolo, ancora gelido e squallido.
    
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