Scout: una partita a scacchi
Data: 22/06/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: skizzoinfoiato
... hall.. mi stavo allontanando :
“NON FARE STUPIDAGGINI CHIARO?!”
La partita a scacchi era cominciata, stavo apparentemente perdendo Cosimo avventatamente stava muovendo le fila del gioco, pur ignaro che alcuni punti già li stavo segnando.
Durante la strada del ritorno vidi li sguardo iroso di Cosimo, in attesa del nostro acuto.
Edoardo, era la mia pedina …aveva preso un bibita ghiacciata eravamo in coda al gruppo a ca 20’ dall'albergo.
“Edo, ho voglia di farti una sorpresa… qua con questi tour forzati arriviamo sempre stanchi…. Fingiamo un malore e restiamo in albergo a giocare un po’, ti va?!”
“una sorpresa? WOW” , “shhh che ci sentono!”
“pensavo ti fossi pentito è da ieri che ti vedo strano, pensavo… “ mi guardò e acconsentì.
Devo dire che mise su una scena quasi da oscar, simulò un mal di pancia e a metà primo, una volta arrivati simulò altrettanto bene un mal di pancia e intestinale correndo in camera per bisogni fisiologici.
A fine pranzo pure io imitai lo stesso disturbo additando come causa la bibita gelata che avevamo condiviso, mentre i nostri capi discutevano il da farsi già per Edo. L’aggiunta del mio malore indirizzò la scelta.
Cosimo mi accompagnò all'ascensore: “davvero bravi, preparatevi con cura… la porta aperta chiaro? Rimetti al chiave in camera mia… e aspetta”
Arrivai in camera Edo si era già preparato per me, docciato con indosso solo l’accappatoio, seduto sul letto.
Non tardò la telefonata di Cosimo: “tutto a posto? ...
... Bravo !”
Mi passò Camilla che ci informò che Cosimo sarebbe rimasto per soddisfare i nostri bisogni, che loro tornavano per cena, Cosimo mi informò che entro 10 minuti sarebbe arrivato a soddisfarci molto volentieri.
Mi dedicai alla preparazione:
“chiudi gli occhi, ti bendo”
“wow, mi piace esser bendato e non sapere cosa farai!”.
“ne sono certo, ci vedi? Perfetto vado a prepararmi resta qua!”, feci una doccia veloce mi rivestii, aprii la porta rimisi la chiave dove chiesto misi degli abiti per terra a bloccare la porta fra queste la mia promessa, nel caso ci fosse stato un cambio di sede, decisi di far indossare a Edo la sua promessa con una mia spilla microfono.
“ti faccio dono di una mia spilla per questa sera! Sei pronto amico mio? Paura?” scosse la testa in segno negativo, non poteva parlare avendo messo un altro calzino in mezzo alla sua bocca e annodato dietro la nuca.
Dalla porta si affacciò Cosmo che mi chiamò a se, mi fece leggere dei fogli dove c’erano delle istruzioni, quindi ad esempio non dovevo mai fare il suo nome, tutti gli ordini che sarebbero pervenuti sarebbero dovuti diventare delle nostre richieste.
Furbo, non me lo aspettavo, una scaltrezza davvero impressionante, dovevo quanto prima capovolgere quel diktat, intanto con un cenno capii che dovevo portare Edo nella sua camera e chiudere la porta.
Eseguii. Portando pure i nostri abiti.
“e quelli che ci fanno qua?”
“scusa Cosimo ma se bussano o succede un imprevisto vuoi che ci ...