Turno di notte
Data: 22/06/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: orsonaked
... scatoloni. "Frocio di merda, ora finisci tu il lavoro che stava facendo lei! Forza! In ginocchio e succhiami il cazzo" "Cosa ? Ma sei p.." provai a protestare ma uno schiaffo mi fece ribaltare a terra. "Ne avrai molti altri se non cominci subito, ti avevo avvisato di non venire a rompere i coglioni" disse con tono severo. Presi il suo uccello tra le mani e lo avvicinai alla bocca: l'odore era insopportabile, sapeva di fregna e a me aveva sempre dato il voltastomaco Le prime succhiate furono terribili, il gusto di fica in bocca mi faceva venire da vomitare ma poi cominciai ad abituarmi e presi gusto a succhiarlo.
"Cazzo frocetto ci sai fare, dai continua cosi che mi fai godere" disse mentre si appoggiava agli scatoloni e si lasciava lavorare il cazzo con maestria; la sua cappella mi pulsava tra le labbra e il suo odore di maschio, benchè forte era inebriante. "Alzati ora e spogliati" ordinò Antonio prendendomi per un braccio "Ma scherzi e se arriva qualc..." altro ceffone che mi fece cadere a terra e una volta sdraiato, lo scimmione fermò la mia testa premendo con il suo piede sul mio volto; l'odore era nauseabondo e lui schiacciava la mia faccia sempre più forte "Ti spappolo questa testolina di cazzo se non ubbidisci". Cosi fui costretto a dire si e una volta in piedi mi spogliai completamente rimanendo nudo e con il cazzo ormai duro: "Heeheeehe, hai visto frocetto che piace anche a te? Forza girati, voglio scoparti" disse prendendomi per un braccio e facendomi voltare ...
... verso una pila di scatoloni. Cercai di divincolarmi e scappare ma inciampai e caddi su un mucchio di stracci usati e Antonio si gettò sopra di me dicendomi: "Dove vuoi andare puttanella, fermo" e sentii la sua cappella puntare il buchino. "No ti prego, sono troppo stretto mi farai male" dissi piagnucolando ma in raltà sentivo in me una voglia irresistibile di essere scopato da quella bestia. "Fermo e non rompere il cazzo, ho voglia, mi hai fatto scappare la gallinella e ora mi faccio te". Con un secco colpo di reni entrò in me, dopo avermi tappato la bocca con una mano; cacciai un grido che risultò molto attutito e lui cominciò a scoparmi come un pazzo. Colpi possenti sfondavano il mio porvero culetto accompagnati da grugniti sempre più forti. "Ma possibile che non passi nessuno" pensai e cominciai a gridare;, "Aiuto, Dio mio aiutatemi vi prego" supplicavo e lui beffardo ghignava dicendomi: "Chiama, grida pure che qui di notte non ti sente nessuno". " Ti prego Antonio non sei protetto e mi stai sfondando non venirmi dentro, ti prego" ma fu inutile, l'ultimo colpo fece affondare il suo cazzo in me fino alle palle e ruggendo scaricò nel mio culo tutta la sua sborra. Si ritrasse ammirando il suo lavoro e poi mi disse di girarmi e mettermi in ginocchio. "Guarda come mi hai ridotto il cazzo, puliscilo ora ", disse perentorio; io scossi la testa in segno negativo e due schiaffi, uno di seguito all'altro mi colpirono il volto già rigato di lacrime: "Fallo puttana" gridò colmo di rabbia ...