1. A canna


    Data: 23/06/2018, Categorie: Masturbazione Autore: Genesis, Fonte: EroticiRacconti

    ... provare almeno per una volta il gusto della mia cappella e, se non è troppo faticoso, vorrei anche assaggiare di nuovo il mio latte. Ne conosco già il sapore e non è che mi piaccia molto, ma mia moglie sembra gradirlo non poco e vorrei capire se averlo tutto in bocca, e non solo un assaggio, ne cambi il sapore. In un attimo sono di nuovo in posizione, conto fino a tre e deciso mi rovescio all’indietro. Questa volta ho fatto centro, il mio cazzo a testa in giù punta dritto verso il mio viso, quasi ne sento il sapore, quasi…. Ci sono almeno dieci centimetri tra lui e le mie labbra. Provo ad allungare il collo, contraggo gli addominali, tiro in giù le gambe con le mani, faccio del mio meglio, ma niente. Restano almeno cinque centimetri di insuccesso. I minuti passano e la sensazione di sconfitta cresce. Da fuori sembrerò un coglione che prova a leccarsi il cazzo, ma dentro di me mi sento di nuovo il cicciottello sfigato di un tempo. No, non ci sto. Ci riprovo, mi sforzo ancora, contraggo ogni singolo muscolo nel tentativo di guadagnare quei pochi centimetri, ecco, ci sono quasi. La lingua!!! Come ho fatto a non pensarci! La tiro fuori, la allungo il più possibile ed eccomi, ci sono! Il sapore è nuovo, ricorda solo in parte l’odore che sento da lontano. A guardarlo non mi sembrava così liscio. Piano piano me lo lecco tutto, fin dove posso (non molto in effetti). La sensazione è piacevole, non è certo come leccarsi il pollice, eppure non è intenso come una sega, e io non sono ...
    ... bravo come mia moglie. Ah se ci fosse lei, potrebbe aiutarmi, o almeno consigliarmi. Lentamente mi rilasso, chiudo gli occhi e mi affido alla mia lingua. Inizio a provarci più gusto ora, e con calma anche il mio corpo si scioglie e gradualmente riesco a prenderlo sempre più in bocca. Ecco, ci sono. Allargo un po’ le cosce e riesco a tirarmene ancora un centimetro. Ora si che si ragiona. Non è certo uno scherzo e le energie iniziano a venir meno, ma lo sento, sento il mio cazzo sulla lingua, sento la mia cappella stretta nella mia bocca. Ora riesco anche a darmi un buon ritmo, su e giù, su e giù. Cazzo mi sento una brava puttanella. Tiro in su il bacino e apro gli occhi; eccolo lì, tutto bagnato e lucido, mi piace. Inizio a sbattermelo con la mano, prima lentamente per non perdere l’equilibrio, poi sempre più veloce, sempre di più. Inizio a desiderare di venire, mentre il mio corpo prova a resistere…che strano conflitto di interessi. Ma non importa, voglio lasciare che vinca il più forte e non arresto la mia mano. Sento le mie palle sempre più dure, anche il mio cazzo inizia a dare qualche segnale di arrivo imminente, ma la mano non sembra saperlo e continua il suo lavo. Cosa fare? Apro la bocca, la tengo chiusa, guardo, non guardo, lo porto dentro o continuo a caricarmelo a mano? Con un rapido movimento di bacino riesco ad anticipare il fiotto bianco e accolgo tutto in bocca. Ecco che avverto un sapore acidulo invadere le mie papille gustative, la bocca è calda e viscida. Un ...