Il venditore ambulante 4 -la tua troia- x
Data: 15/09/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Soundserio, Fonte: Annunci69
Completamente al buio non riuscii a captare i suoi movimenti, mi accorsi che andò in bagno cautamente cercando di non far rumore e quando tornò in stanza, prima di infilarsi a letto, non so bene che fece, lo sentii in piedi alle mie spalle. Aspettai e desiderai ardentemente la sua mano accarezzare la schiena sino ai glutei, ma questo non accadde. Qualche minuto più tardi si infilò sotto le coperte e addirittura lo sentii russare “Che pacco” pensai. Fu difficile prendere sonno quella notte li. Ero deluso e voglioso, mi consolò il fatto che il giorno seguente avrei preso il bus che mi avrebbe riportato in metropoli. Quella mattina, nonostante le delusioni, mi svegliai con un erezione pazzesca, Luca era giù uscito, con un leggero ritardo mi vestii di corsa e filai dritto in mensa per la colazione –“Buongiorno”- salutarono Vincenzo e Andrea –“Vieni qui, ti abbiamo già preso il cappuccino con la briosce al cioccolato –“Grazie”- e mi sedetti accanto –“Fatto le ore piccole stanotte?”- chiese Andrea –“Ho preso sonno tardi e mi è venuta tutta la stanchezza”- risposi cercando di non pensare alla scena della notte prima nel suo bungalow –“Stamattina i prof hanno stabilito che avremmo solo un’ora di tempo, poi si pranza e si parte”- aggiornò la situazione Vincenzo , -“Finalmente”- dissi a gran voce –“Come finalmente? Vuoi già andar via?”- domandò Andrea sbalordito -“Tu hai il tuo cazzo qui, io no”- avrei voluto rispondere, ma in realtà mi contenni –“Si, non vedo l’ora di vedere ...
... Lulù”- , -“E chi sarebbe?”- , -“La mia gatta”- replicai senza destar sospetto, peccato però che Lulù viveva a casa con i miei –“Su ragazzi andiamo!”- gridarono dal fondo i maggiori! Durante la mattinata tra me e Luca poche occhiate e, francamente, in quelle ore mi stava anche antipatico perché quell’ultima notte insieme non mi sistemò il culetto a dovere. Trascorsi tutta la spedizione in compagnia di Andrea, Vincenzo e i loro tutor, appuntammo tutto e finalmente potemmo rientrare alla base, goderci un pranzo delizioso e salire sul bus. Prima della partenza però sostammo negli alloggi per recuperare i bagagli e fare le doccie –“Vado prima io?”- domandai –“Si tranquillo, io faccio la valigia”-. Fu l’ultima buona occasione, nonostante ce l’avessi a morte con lui, avevo voglia di scopare perciò senza batter ciglio mi spogliai lentamente davanti ai suoi occhi, questa volta però sfilai giù anche le mutandine, ma non solo, mi chinai a raccoglierle ponendo ben in risalto il fondoschiena, afferrai l’asciugamano e senza girarmi a guardarlo sfilai verso il bagno muovendo bene le chiappe, lasciai la porta aperta e cominciai a insaponarmi da per tutto aspettando il suo arrivo che però non avvenne. Maledetto! Con l’asciugamano legato in vita –“Fatto”- esclamai andandogli incontro e trovandolo a torso nudo con addosso il boxer –“Entro allora”- sparì via. Cominciai a rivestirmi doppiamente deluso e, mentre infilavo i calzini, il suo telefono sul comodino continuò a ricevere messaggi, non potei ...